La tensione nella penisola coreana è nuovamente alle stelle dopo che la Corea del Nord ha accusato il governo di Seul di aver inviato droni telecomandati carichi di volantini sopra Pyongyang. Gli incidenti si sarebbero verificati il 3 ottobre, con ulteriori segnalazioni di voli mercoledì e giovedì. Il ministero degli Esteri nordcoreano ha descritto queste azioni come una "palese violazione della sacra sovranità" e della sicurezza nazionale, sottolineando che esse violano anche il diritto internazionale. Inoltre, la Corea del Nord ha esortato il governo sudcoreano a interrompere "immediatamente" queste provocazioni, avvertendo che tali atti aumentano il rischio di un "conflitto armato che potrebbe degenerare in una guerra".

Il ministro della Difesa sudcoreano, Kim Yong-hyun, ha categoricamente negato qualsiasi coinvolgimento di Seul negli episodi denunciati da Pyongyang. Tuttavia, la minaccia di un aumento delle tensioni è reale, e gli esperti avvertono che ogni gesto, anche minimo, potrebbe innescare una risposta aggressiva.

La situazione rimane complessa, con molti analisti che osservano da vicino come evolveranno le relazioni tra le due Coree. La questione della propaganda attraverso droni non è nuova, poiché entrambe le nazioni hanno una lunga storia di scambi di volantini e messaggi incendiari nel tentativo di influenzare l'opinione pubblica dell'altro paese. Questo recente episodio potrebbe rappresentare solo la punta dell'iceberg di un conflitto più ampio, con ripercussioni potenzialmente devastanti per la stabilità della regione.