Scienza

COP29: Raggiunto l'Accordo Epocale con 300 Miliardi di Dollari per i Paesi più Vulnerabili!

2024-11-24

Autore: Francesco

Dopo intense trattative e un giorno di negoziati supplementari, la COP29 di Baku, in Azerbaigian, ha finalmente raggiunto un accordo cruciale per affrontare i disastri climatici. I delegati dell’assemblea plenaria hanno approvato un nuovo obiettivo di finanziamento climatico nell'ambito dell'Accordo di Parigi, incrementando gli aiuti ai Paesi più poveri e in via di sviluppo. La cifra annuale passerà gradualmente dai 100 miliardi attuali a ben 300 miliardi entro il 2035.

Questo accordo, frutto di due settimane di discussioni accese, era essenziale per prevenire il rischio di una chiusura senza intese, dato il drammatico impatto dei cambiamenti climatici su molte nazioni vulnerabili. Sebbene inizialmente le nazioni in via di sviluppo avessero richiesto un sostegno molto più sostanzioso, alla fine hanno accettato questa cifra, considerata comunque un passo avanti rispetto alla situazione attuale.

Un'altra importante novità emersa durante la conferenza è stata l'approvazione del mercato internazionale del carbonio. Questo meccanismo consentirà agli Stati di investire in progetti di decarbonizzazione in altri paesi, contribuendo così alla lotta globale contro il cambiamento climatico.

IL DOCUMENTO

Nel documento finale, si chiarisce che i Paesi in via di sviluppo possono offrire aiuti, ma non sono obbligati a farlo, e i loro fondi non saranno inclusi nel conteggio finale dei 300 miliardi. Questa decisione ha soddisfatto la Cina, che desidera mantenere la libertà nella erogazione dei propri aiuti, senza vincoli extra. Anche l'Arabia Saudita ha trovato un accordo vantaggioso poiché non sono stati richiesti ulteriori impegni di decarbonizzazione rispetto a quelli stabiliti alla COP28 di Dubai.

Un aspetto cruciale dell'accordo è che si prevede di realizzare 1.300 miliardi di dollari di aiuti annuali entro il 2035, con una Roadmap che guiderà il percorso verso questo obiettivo da Baku a Belem, dove avrà luogo la prossima COP30 in Brasile. Secondo Simon Stiell, segretario esecutivo dell'UNFCCC, questo nuovo obiettivo finanziario rappresenta "una polizza assicurativa per l'umanità" di fronte ai cambiamenti climatici, sottolineando, però, che non è il momento per festeggiamenti.

Le regole per il mercato internazionale delle emissioni di carbonio, ben dieci anni in attesa di realizzazione, sono state anch'esse approvate. Questo mercato darà la possibilità agli Stati di compensare le proprie emissioni investendo in progetti di riforestazione all'estero, includendo così i tagli delle emissioni nel proprio bilancio.

Soddisfatto il Ministro Pichetto, che ha affermato: "Abbiamo portato lo spirito del Piano Mattei nel dibattito della COP29". Tuttavia, le reazioni da parte degli attivisti climatici sono state critiche, con proteste in corso a Baku e nelle principali città del mondo. Secondo esperti del settore, sarebbero necessari 1,3 trilioni di dollari per affrontare realmente la crisi climatica.

In un mondo sempre più vulnerabile ai cambiamenti climatici, questo accordo segna un passo importante, ma resta da vedere se gli impegni assunti sapranno tradursi in azioni concrete e tempestive.