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Corea del Sud: il presidente Yoon difende la legge marziale con parole sconcertanti

2024-12-12

Autore: Sofia

In un nuovo e acceso discorso alla nazione, il presidente della Corea del Sud, Yoon Suk-yeol, ha cercato di giustificare la controversa legge marziale annunciata il 3 dicembre, che è stata successivamente bocciata. Yoon ha affermato che il suo intento era «proteggere la nazione e normalizzare gli affari dello Stato», ma la sua retorica ha scatenato ulteriori polemiche. Con toni accesi, ha descritto il Parlamento come un «mostro che distrugge l’ordine costituzionale della libera democrazia», accrescendo le tensioni con l'opposizione, che ha presentato una nuova mozione di impeachment.

La nuova mozione di impeachment si inserisce in un contesto politico estremamente complesso: l'opposizione, nonostante detenga la maggioranza in Parlamento, ha già tentato di avviare una procedura che non ha raggiunto il quorum necessario. Yoon ha dichiarato che, se sottoposto a impeachment, si difenderà in modo equo, sottolineando che affronterà ogni accusa fino all’ultimo.

L’aspetto più delicato del suo discorso è stato l'intervento delle forze armate durante la legge marziale. Yoon ha negato di aver orchestrato un'insurrezione, spiegando di aver inviato «solo un piccolo numero» di truppe disarmate all'Assemblea nazionale per mantenere l'ordine e affermando di aver richiamato le truppe una volta approvata una risoluzione per porre fine alla legge marziale. Tuttavia, ben 200 soldati erano stati dispiegati in Parlamento, e circa 300 in tre strutture legate all'organo di controllo delle elezioni, un’azione giustificata da presunti attacchi informatici da parte della Corea del Nord.

L'atmosfera di incertezza cresce, con la possibilità di un voto di impeachment tra il 13 e il 15 dicembre. Il Partito Democratico Coreano continua a premere per l'impeachment, sostenuto da alcuni membri del Partito Popolare, che hanno già espresso il loro sì.

In questo clima di crisi e conflitto politico, i cittadini sudcoreani rimangono in attesa di comprendere come si evolverà la situazione, mentre le paure per la stabilità democratica del paese si intensificano. Con i cambiamenti inaspettati nelle alleanze politiche, tutto è possibile in questo turbolento panorama politico. Solo il tempo dirà se il presidente riuscirà a mantenere la sua posizione o se dovrà affrontare le conseguenze delle sue azioni.