"Il nostro patrimonio informativo statale, uno dei più grandi al mondo, ha subito un attacco hacker senza precedenti alla sua infrastruttura digitale": queste sono le parole del portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, riguardo a un presunto attacco informatico rivolto all'emittente radiotelevisiva statale russa Vgtrk. Secondo le agenzie Interfax e Tass, Vgtrk ha confermato che "nella notte del 7 ottobre, i servizi online della radiotelevisione statale russa sono stati attaccati da hacker in modo senza precedenti, ma non si sono verificati danni significativi al funzionamento della holding mediatica".

Le autorità russe hanno avviato un'indagine per comprendere la portata dell'attacco e identificare i responsabili. Questo evento segna un'accelerazione preoccupante nella guerra informatica, con esperti che suggeriscono la possibile implicazione di gruppi di hacker sia locali che internazionali. Mentre il Cremlino minimizza i danni, cresce l'attenzione sulla sicurezza informatica delle istituzioni pubbliche e aziendali russe. La situazione attuale solleva interrogativi sulla vulnerabilità dei sistemi di comunicazione e sulla protezione dei dati in un contesto geopolitico sempre più teso.

In un mondo dove la disinformazione è sempre in agguato, questo attacco potrebbe essere solo la punta dell'iceberg di una strategia più ampia per destabilizzare le istituzioni russe. Gli esperti avvertono che la guerra informatica potrebbe intensificarsi, e bisogna rimanere all'erta per future minacce.