Crisi climatica: il paradosso delle perdite di metano e come possiamo fare la differenza
2024-11-28
Autore: Chiara
Introduzione
Il mondo è afflitto da un grave problema: le fughe di metano. Queste perdite provengono principalmente dai pozzi di estrazione di petrolio e metano, dai siti di stoccaggio e dai gasdotti. Aggiornamenti recenti ci mostrano che identificare e bloccare queste emissioni potrà avere un impatto molto più significativo sull'emergenza climatica rispetto ad altre misure che possiamo adottare nei prossimi anni. È bene evidenziare che il metano è un gas serra circa 80 volte più potente della CO2, sebbene si decomponda in tempi più rapidi. Un taglio alle emissioni di metano permetterebbe di notare gli effetti positivi già nel giro di una generazione.
Impatto delle emissioni di metano
Secondo l'ultimo rapporto dell'IPCC, le emissioni di metano di origine antropica sono responsabili di un quarto dell'aumento delle temperature dalla rivoluzione industriale. Dimezzare queste emissioni potrebbe evitare un terzo del surriscaldamento atteso nei prossimi decenni.
Global Methane Pledge
Il metano ha preso piede come tema centrale durante la Cop26 di Glasgow, dove il presidente americano Joe Biden e la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen hanno lanciato il Global Methane Pledge. Questa iniziativa, sostenuta da oltre 150 paesi, mira a ridurre le emissioni globali di metano del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2020. Tuttavia, i progressi sono lenti. Manfredi Caltagirone, esperto dell'Unep, ha sottolineato che il settore con il maggior potenziale di riduzione è l'industria degli idrocarburi.
Discussione alla Cop29 di Baku
Nel corso della Cop29 di Baku, si è discusso nuovamente del metano, ma il governo azero ha privilegiato le emissioni dove legate ai rifiuti organici, evitando di affrontare quelle delle compagnie petrolifere, cruciali, visto che circa il 90% delle loro entrate proviene dall'export di combustibili fossili.
Tecnologie per il monitoraggio delle emissioni
Una difficoltà storica nella lotta contro le emissioni di metano è stata la mancanza di strumenti adeguati per rilevarle. Il gas, inodore e incolore, è difficile da monitorare, e fino a poco tempo fa le verifiche avvenivano principalmente a terra con dispositivi portatili. Fortunatamente, le nuove tecnologie di sorveglianza aerea stanno migliorando, e l'utilizzo di satelliti per il monitoraggio delle emissioni sta aumentando.
Normative dell'Unione Europea
Quest'anno, l'Unione europea ha varato nuove normative più severe, imponendo alle compagnie petrolifere di monitorare, identificare e riparare le perdite di metano. Durante la Cop29, l'Environmental Defense Fund ha presentato le prime immagini acquisite dal satellite MethaneSat, il primo del suo genere, lanciato per monitorare le emissioni di metano nel settore Oil & Gas a livello globale. Dati preliminari da MethaneSat indicano che le emissioni nei principali giacimenti di idrocarburi, come negli Stati Uniti e in Venezuela, superano di 3-10 volte le stime ufficiali.
Rilevazioni e impatti delle emissioni di metano
Riley Duren, CEO di Carbon Mapper, ha commentato l'importanza di questi dati, sottolineando che stiamo appena iniziando a comprendere l'entità delle emissioni di metano a livello mondiale. Un recente studio pubblicato ha rivelato che, negli ultimi venti anni, le emissioni di metano sono aumentate del 20%. Il settore energetico è ora responsabile di un terzo di tutte le emissioni antropiche di metano. Parte di questo gas viene rilasciato direttamente in atmosfera dai giacimenti di combustibili fossili, oppure è bruciato attraverso il flaring, in buona parte perché le aziende puntano ad estrarre principalmente petrolio.
Opportunità economica nella cattura del metano
Inoltre, viene stimato che quasi il 7% del metano estratto venga sprecato a causa di sfiati, combustione e perdite. Secondo Mark Davis di Capterio, se l'industria riuscisse a catturare e rivendere questo gas, potrebbe ridurre fino a 6,8 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente all’anno, una cifra paragonabile alle emissioni annuali di gas serra degli Stati Uniti, generando un fatturato aggiuntivo di circa 50 miliardi di dollari all'anno. È chiaro, quindi, che fermare le fughe di metano non è solo una questione ambientale, ma un'opportunità economica che non possiamo permetterci di ignorare.