Finanze

Crollo delle vendite di auto elettriche in Europa: il futuro è in pericolo?

2024-11-18

Autore: Francesco

La crisi delle vendite di auto elettriche sta sollevando interrogativi sul futuro della mobilità sostenibile in Europa. Negli ultimi anni, le vendite di auto a batteria hanno dimostrato una crescita iniziale, ma ora stanno affrontando una decelerazione preoccupante.

Tipologie di auto elettriche

Il mercato offre tre categorie principali di auto elettriche:

1) **Auto ibride tradizionali:** Questi veicoli possiedono un doppio motore, con la batteria che si ricarica durante la decelerazione e la frenata. In città, l'autonomia è di circa 22-23 km. Le vendite di queste auto sono aumentate del 20% nei primi nove mesi dell'anno.

2) **Auto ibride plug-in:** Queste auto possono ricaricare la batteria tramite una presa, offrendo un'autonomia elettrica di circa 100 km. Tuttavia, dal settembre scorso, le vendite sono diminuite dell'8%, riflettendo un trend problematico nel mercato.

3) **Auto 100% elettriche:** Questi veicoli, alimentati esclusivamente da batterie agli ioni di litio, offrono un'autonomia che varia tra 250 e 500 km. Anche se i costi di manutenzione sono molto più bassi rispetto ai veicoli a benzina, queste auto non riescono a decollare in Europa. Nel 2023, la quota di mercato è scesa al 13,1%, mentre il target era del 20%.

Impatto ambientale

Le auto elettriche hanno un impatto ambientale potenzialmente positivo. Anche se producono più emissioni durante la fase di produzione rispetto ai veicoli a combustibili fossili, nel lungo termine riducono le emissioni di gas serra di oltre il 60% rispetto ai tradizionali motori a combustione. Tuttavia, attualmente solo il 5% degli ioni di litio delle batterie viene recuperato a fine vita, un dato che necessita di urgente attenzione.

Situazione in Europa

A parte la Norvegia, dove le vendite di auto completamente elettriche raggiungono il 90,5%, molti altri paesi europei faticano a tenere il passo. In Germania, le vendite sono scese dal 18,4% al 13,1%. In Francia, malgrado un aumento della media dal 8,5% al 17,1%, i recenti tagli agli incentivi mettono in discussione queste cifre.

Soprattutto, l'Italia è in ritardo, rimanendo ferma al 4% di vendite di auto elettriche nel totale. Il continuo ripensamento degli incentivi ha avuto un impatto negativo su una potenziale crescita del mercato.

Il dominio cinese

La Cina, al contrario, sta facendo progressi notevoli, vendendo 4,2 milioni di veicoli elettrici nei primi nove mesi del 2024 e detenendo il 24,7% del mercato. Grazie a investimenti governativi massicci, il paese ha sviluppato un'industria automobilistica elettrica leader a livello mondiale, costringendo l'Europa a reagire. Bruxelles ha anche imposto dazi sulle auto cinesi per proteggere il mercato locale.

Conclusioni

Mentre l'Europa cerca di tenere il passo, si fa sempre più evidente che è necessario un approccio strategico coordinato per promuovere la transizione verso veicoli più sostenibili. La domanda è: riuscirà l'Europa a recuperare il terreno perso, o rischia di essere sorpassata da un'industria automobilistica globale sempre più competitiva ed efficiente? La scelta tra rallentare la transizione o muoversi uniti è cruciale per il futuro della mobilità sostenibile.