
Dazi di Trump al 20%: il mondo del vino in Toscana tira un sospiro di sollievo, ma ora è tempo di negoziati con l'Ue
2025-04-03
Autore: Matteo
I produttori di vino toscani stanno tirando un sospiro di sollievo dopo la recente decisione di ridurre i dazi imposto dall'ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che erano stati fissati al 20% su alcuni vini importati dall'Europa. "Siamo soddisfatti che i dazi siano stati ridotti, ma è cruciale ora avviare un negoziato costruttivo con l'Unione Europea per garantire stabilità e opportunità per il nostro settore", ha dichiarato un rappresentante dell'Associazione dei Vignaioli Toscani.
Questa riduzione è vista come una svolta positiva dopo anni di tensioni commerciali, che avevano messo a dura prova i viticoltori italiani, soprattutto in un momento in cui la domanda dei vini toscani, rinomati a livello globale, era in crescita. Le vendite di vino rosso, in particolare il Chianti e il Brunello di Montalcino, sono state gravemente influenzate dai dazi, rendendo i prodotti italiani meno competitivi rispetto a quelli di altre nazioni.
Ora, con la nuova amministrazione statunitense, ci sono segnali di una possibile apertura nei negoziati. Tuttavia, esperti del settore avvertono che non basta la riduzione dei dazi; è necessario un accordo più ampio che affronti anche altre questioni commerciali. "Dobbiamo lavorare insieme all'Unione Europea per sostenere la nostra industria vitivinicola e prevenire future incertezze", ha aggiunto il rappresentante.
Gli agricoltori toscani, che si affidano fortemente all'export, sperano che questi sviluppi portino a un ritorno alla normalità e ad una maggior stabilità dei prezzi. Il vino è una delle punte di diamante dell'economia italiana e una sua corretta valorizzazione è fondamentale non solo per il benessere delle aziende, ma anche per il patrimonio culturale del paese.