
Dazi e il Crollo delle Borse: L'Europa Inizia a Sentire il Peso della Guerra Commerciale
2025-04-07
Autore: Giulia
Le Borse europee stanno affrontando un periodo critico: solo nelle ultime tre ore, sono stati bruciati quasi 890 miliardi di euro a causa delle crescenti tensioni legate ai dazi imposti dagli Stati Uniti. Le azioni dei giganti della difesa come Rheinmetall e Dassault Aviation hanno subito ribassi significativi, rispettivamente del 9% e dell'8%, mentre gli investitori cercano di navigare attraverso un clima di incertezza globale.
Antonio Tajani, vicepremier e ministro degli Esteri italiano, ha dichiarato che è fondamentale negoziare con gli Stati Uniti per evitare una guerra commerciale devastante. "Dobbiamo lavorare per preservare le nostre aziende e i nostri interessi", ha affermato, sostenendo che l'Unione Europea deve agire in modo concertato.
D'altro canto, il ministro dell'Economia tedesco, Robert Habeck, ha risposto alle dichiarazioni di Elon Musk sui dazi, etichettandole come "ridicole e frutto di debolezza". Habeck ha sottolineato che le politiche statunitensi stanno minacciando non solo l'economia europea, ma anche quella americana stessa.
Domani si svolgerà un vertice cruciale tra imprese italiane e governo per discutere delle misure da adottare per proteggere le famiglie e le aziende locali. Adolfo Urso, ministro delle Imprese, ha rivelato che è necessario ascoltare le richieste delle associazioni imprenditoriali di fronte a questa crisi.
Secondo un’analisi della Generali, l'impatto dei dazi sull'economia europea potrebbe essere moderato, ma con il rischio di una recessione che incombe. Si preverrebbero misure fiscali da parte della Germania entro la fine del 2025 per contrare l'impatto negativo.
La Polonia, attualmente presidente di turno dell'UE, ha invitato a preservare l'unità europea, affermando che non ci sono vincitori nella guerra commerciale con gli USA. Michal Baranowski, vice-ministro polacco, ha insistito sulla necessità di un approccio comune nelle trattative.
Le borse europee hanno registrato un calo medio del 6%, con Milano fissa a -5,94% e Francoforte a -6,22%. Le banche, in particolare, sono state fortemente colpite, con perdite a due cifre per molte di esse. Si prevede che le piccole e medie imprese artigianali e il settore agricolo possano essere ulteriormente minacciati dalla crisi.
A livello globale, il Giappone sta considerando un budget suppletivo per affrontare gli effetti dei dazi americani. Le autorità nipponiche stanno cercando di mitigare le conseguenze delle misure protezionistiche di Trump, in particolare nel settore automobilistico, che è vitale per l'economia giapponese.
Inoltre, i mercati asiatici, tra cui la Borsa di Hong Kong, stanno affrontando le loro peggiori chiusure da anni, spinti da timori di una recessione globale. L' indice Hang Seng ha subito un ribasso del 13,22% in risposta alle misure commerciali statunitensi.
In conclusione, il clima attuale di incertezza economica e le tensioni geopolitiche lasciano presagire che la guerra dei dazi continuerà ad avere ripercussioni significative sulle economie globali. Sarà fondamentale per l'Europa adottare strategie efficaci per affrontare i prossimi sviluppi e proteggere i propri interessi.