Finanze

Dazi, le Borse oggi. Trump: “L’UE ci frega, dovrà comprare energia da noi”

2025-04-07

Autore: Chiara

JPMorgan prevede che gli Stati Uniti entreranno in recessione quest'anno a causa della nuova ondata di dazi voluta da Donald Trump. Gli analisti hanno osservato che le tariffe ora superano significativamente quelle imposte durante il primo mandato di Trump, con un'aliquota media tariffaria aumentata di oltre 20 punti percentuali. È stato evidenziato che Trump mostra meno preoccupazione per le reazioni del mercato e dell'opinione pubblica, spingendo quindi per un'impostazione più conflittuale nei rapporti commerciali.

Nella lista di prodotti americani colpiti dai nuovi dazi ci sono alcuni simboli iconici come le moto Harley-Davidson, gli yacht di lusso, e vari altri beni di consumo come jeans e burro d'arachidi. Se non ci saranno segnali di distensione da Washington, l'Unione Europea è pronta a introdurre un secondo pacchetto di controdazi che interesserà prodotti agricoli da Stati a forte impronta repubblicana.

Trump ha attaccato l’Unione Europea, sostenendo che gli Stati Uniti "pagano" per la difesa dell’Europa, mentre il deficit commerciale di 350 miliardi di dollari con l’UE deve essere risolto, affermando che gli europei dovranno comprare energia dagli Stati Uniti. Inoltre, il presidente ha ribadito che l’UE è stata "creata per danneggiare" gli Stati Uniti.

Per quanto riguarda le contromisure europee, si è deciso di rimuovere i dazi su alcuni prodotti come whisky, vino e latticini, ma si prevede che le tariffe su altri beni americani possano raggiungere il 25% a partire dal 15 aprile. L’analisi ha messo in evidenza il crollo dei mercati azionari europei, con perdite che ammontano a oltre 683 miliardi di euro nelle ultime sessioni, a seguito dell’annuncio dei nuovi dazi.

Negli Stati Uniti, la volatilità continua a regnare a Wall Street, dove gli indici azionari mostrano un'andamento altalenante, approfittando di piccoli recuperi ma restando nel complesso in territorio negativo. La Federal Reserve ha convocato una riunione per discutere i tassi di interesse in un clima di incertezze economiche.

Studi recenti hanno evidenziato che molte aziende potrebbero essere costrette ad aumentare i prezzi dei loro prodotti a causa dei dazi, con conseguenze potenzialmente inflazionistiche. Le piccole imprese potrebbero risentire ulteriormente di questa situazione a causa della loro minore capacità di assorbire i costi.

In Europa, il commissario europeo al Commercio, Maros Sefcovic, ha sottolineato che l'unità tra i Paesi membri è fondamentale nelle trattative con gli Stati Uniti, mentre il ministro degli Esteri italiano, Antonio Tajani, ha espresso preoccupazione per l'impatto che i dazi statunitensi avrebbero sulle imprese europee e ha ribadito l’intenzione di evitare una guerra commerciale, proponendo soluzioni per un abbattimento delle tariffe.