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Dazi, l'UE Posticipa: «Incontri Cruciali con Trump»

2025-03-22

Autore: Francesco

Un rinvio di due settimane per evitare una guerra commerciale che potrebbe compromettere ulteriormente l’economia dell'Eurozona già in difficoltà. La Banca Centrale Europea stima che una tale guerra avrebbe potuto ridurre la crescita dell'Eurozona di mezzo punto percentuale.

La Commissione Europea ha deciso di mettere in pausa i contro-dazi, originariamente previsti per il 1° aprile, che avrebbero colpito le esportazioni americane per un valore di 4,5 miliardi di euro, tra cui motociclette Harley-Davidson, barche e bourbon. Il Commissario al Commercio e alla Sicurezza Economica, Maros Sefcovic, ha ammesso che questa proroga offre un ulteriore tempo per le trattative.

La strategia dell'UE mira a rispondere in modo misurato alle tariffe del 25% imposte da Trump su acciaio, alluminio e prodotti derivati. Durante la sua audizione al Parlamento Europeo, Sefcovic ha sottolineato che questa è la quarta volta in pochi mesi in cui si discute di tale argomento, evidenziando l’incertezza nei rapporti commerciali globali.

La Commissione ha finora sospeso le contromisure introdotte nel 2018, durante la prima disputa con Trump, ma ora ha avvisato che i tempi stanno per riaccendersi. L’impatto delle nuove contro-misure potrebbe coinvolgere prodotti essenziali, con l'UE pronta a un'azione decisiva metà aprile.

La motivazione del rinvio si basa anche sulle recenti notizie sugli Stati Uniti che potrebbero introdurre nuovi dazi, e quindi l'UE sta considerando di allineare le sue contromisure esistenti per affrontare la nuova minaccia in modo coordinato. Tuttavia, gli osservatori notano che c’è anche un calcolo politico dietro questa scelta, mirando a mantenere un equilibrio nelle relazioni tra le due sponde dell’Atlantico.

Christine Lagarde, presidente della Banca Centrale Europea, ha avvertito dei potenziali dannosi effetti dei dazi sull'economia europea infliggendo una possibile riduzione della crescita dell'Eurozona di circa 0,3% nel primo anno.

L'Istat ha avvertito che l'UE si troverebbe in una posizione vulnerabile in caso di guerra commerciale. Riferendosi ai dati, l'istituto ha sottolineato che la crescita dell'economia italiana è stata sostenuta dalla domanda estera, in particolare quella statunitense, a fronte di una domanda interna debole.

Il nuovo scenario economico renderà necessarie intense trattative diplomatiche nei prossimi giorni, poiché entrambe le parti cercano una soluzione condivisibile per evitare danni reciproci. Mentre gli occhi sono puntati sul summit di aprile, il tempo stringe e le tensioni commerciali rimangono palpabili.

Se non si raggiungerà un accordo, il rischio di una escalation è realissimo, e l'Europa dovrà prepararsi ad affrontare un'eventuale guerra commerciale che potrebbe acuire ulteriormente le perdite economiche.