
Dazi: L'UE Sospende la Risposta a Trump e Avvia Trattative con la Cina
2025-04-10
Autore: Maria
Un Rinvio Strategico dell'UE
BRUXELLES - Dopo ore di riflessione, l’UE ha deciso di mettere in pausa i suoi contro-dazi, pronti a seguire l'improvviso dietrofront commerciale di Donald Trump. Questa scelta sembra essere più influenzata dal crollo delle Borse e dalla fuga dai titoli di debito statunitensi che da una reale volontà di evitare ulteriore tensione con gli alleati. Con l'ok dei governi, la Commissione ha sospeso per 90 giorni le contromisure su circa 21 miliardi di euro di export americano.
Il Piano B di Bruxelles
Sebbene le trattative nei prossimi tre mesi siano prioritari, Bruxelles è già al lavoro su un'eventuale rappresaglia, che potrebbe coinvolgere non solo il commercio di merci, ma anche i servizi digitali delle Big Tech. Ursula von der Leyen ha garantito che tutte le opzioni rimangono aperte, ma ha anche espresso un desiderio di dare una possibilità ai negoziati. In caso di insoddisfazione, le misure di ritorsione torneranno in gioco.
Un Game Plan in Evoluzione
La sospensione delle contromisure originariamente previste interrompe un pacchetto di reazioni strutturato in tre fasi. L’UE punta a rimuovere tutte le tariffe nel corso dei prossimi 90 giorni. Tra le offerte già avanzate, si parla di dazi nulli su auto, farmaci e beni industriali, alla ricerca di un accordo che porti a una zona di libero scambio con gli Stati Uniti.
Dialogo Rafforzato con la Cina
Mentre gli Stati Uniti aumentano la pressione su Pechino, imponendo tariffe salatissime al 145%, l’UE si rivolge alla Cina come interlocutore privilegiato. Dopo recenti contatti tra von der Leyen e il premier Li Qiang, si prevede di riprendere i dialoghi sugli impegni riguardo ai prezzi delle auto elettriche cinesi. L'obiettivo è eliminarne gli effetti anti-concorrenziali in Europa.
Espansione delle Relazioni Globali
Von der Leyen non si ferma alla Cina: sta tessendo una rete di relazioni commerciali a livello globale, collaborando con Paesi che rappresentano il 87% del commercio mondiale. Oltre alle strategie con gli Stati Uniti e la Cina, ha avviato negoziati con gli Emirati Arabi Uniti per rafforzare la cooperazione bilaterale.