Dazi Trump, gli effetti sulle Borse mondiali: le ultime notizie di oggi 8 aprile
2025-04-08
Autore: Maria
Dazi, Trump: “Tariffe del 104% alla Cina”. Wall Street in calo.
I mercati europei sono in recupero, con rimbalzi nei listini di Asia e Pacifico: Tokyo +6,03%, Seul +0,28%, Sidney +2,27%, Shanghai +1,58%, Hong Kong +1,51%. Tuttavia, Wall Street, nonostante un'apertura positiva, ha chiuso in rosso a causa dell'annuncio di tariffe al 104% per la Cina.
Dopo i ribassi seguiti all'introduzione dei dazi da parte del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, i mercati europei hanno mostrato segni di ripresa. Milano ha chiuso con un incremento del 2,4%. I mercati asiatici, da parte loro, hanno beneficiato di questo clima e hanno terminato le contrattazioni in territorio positivo, riducendo le perdite precedenti.
Trump ha dichiarato su Truth Social che “la Cina vuole l'accordo sui dazi ma non sa come farlo partire; aspetto la loro telefonata”. Intanto, il premier cinese ha risposto affermando che gli Stati Uniti stanno abusiando dei dazi, accusandoli di protezionismo e unilateralismo. La Casa Bianca ha confermato che le tariffe al 104% entreranno in vigore domani, 9 aprile.
L'Unione europea ha pianificato di rispondere con controdazi in tre fasi, a partire dal 15 aprile. La premier italiana Giorgia Meloni, che ha recentemente incontrato una task force ministeriale sui dazi, sta valutando potenziali aiuti per le imprese colpite dalla situazione, mentre cerca di mantenere un dialogo con gli Stati Uniti. Meloni è prevista in visita da Trump il 17 aprile.
Recenti sondaggi rivelano che molti italiani sono contrari ai dazi imposti da Trump, preoccupati per l'impatto economico che potrebbero avere, in particolare in settori come l'agroalimentare e il tessile, che sono cruciali per l'economia italiana.
Wall Street ha chiuso in calo, con il Dow Jones che ha perso l'1,72%, il Nasdaq il 3,10% e lo S&P 500 sceso sotto i 5.000 punti, segnando un punto critico per i mercati dopo un lungo periodo di performance positive. Questo rappresenta una realizzazione della fragilità dei mercati in risposta a politiche commerciali aggressive.
La situazione si complica ulteriormente con le posizioni adottate da altre nazioni, incluso il Canada, che ha annunciato dazi del 25% sulle auto americane a partire dal 9 aprile, in risposta alle misure statunitensi. Queste misure potrebbero innescare una guerra commerciale ancora più ampia, con potenziali conseguenze devastanti per l'economia globale.
In questo contesto, esperti avvertono che le politiche di Trump potrebbero spingere le aziende a ridurre la loro competitività, mentre si paventano timori per una possibile fuga di cervelli dagli Stati Uniti, poiché i talenti possono cercare opportunità in mercati più aperti e stabili.
La premier Meloni riferirà in aula nei prossimi giorni sulla posizione del governo riguardo ai dazi, mentre le opposizioni chiedono chiarezza sulle misure da attuare per proteggere le imprese italiane.
Insomma, il futuro sembra incerto, e la guerra commerciale potrebbe avere conseguenze significative sia per gli Stati Uniti che per l'Europa. Le prossime settimane saranno cruciali per definire il percorso da intraprendere e le eventuali misure di risposta da attuare.