Deficit, Giorgetti promette: "Conti in ordine dal 2026" - Ecco cosa significa veramente per il tuo portafoglio!
2024-09-27
Promesse sul deficit italiano
Giancarlo Giorgetti, il Ministro dell'Economia, ha lanciato una promessa audace: il deficit italiano scenderà sotto il 3% già dal 2026! Questo risultato sarà possibile grazie a una crescita della spesa media annua fissata all'1,5% e a una correzione dello 0,5% sul saldo strutturale. Ma cosa vuol dire concretamente per i cittadini? Una maggior stabilità economica e meno preoccupazioni per il futuro!
Previsioni di crescita e deficit
Quest'anno il tasso di crescita dovrebbe attestarsi all'1%, mentre si prevede un incremento dell'1,2% per il 2025 e il 2026. Il deficit/PIL dovrebbe scendere almeno al 3,2% nel 2025, raggiungendo un ambizioso 2,7% nel 2026. Tuttavia, il debito pubblico, che a fine 2022 si aggira attorno al 134,6% del PIL, potrebbe aumentare nei primi due anni a causa di vari bonus edilizi, tra cui il noto Superbonus 110%.
Incremento delle risorse per la sanità
Giorgetti ha sottolineato che, nonostante le difficoltà, ci sarà un aumento delle risorse destinate al Fondo sanitario nazionale, senza compromettere il rapporto spesa sanitaria/PIL. Questo porterà un incremento stimato di circa 900 milioni, una notizia rassicurante per il sistema sanitario.
Critiche e rigidità europea
Ma non è tutto rose e fiori: il governo rimane sotto l'occhio vigile della Commissione Europea, che adotta un approccio piuttosto rigido e non sembra voler accogliere le richieste italiane per una gestione più flessibile delle spese per investimenti.
Riforme fiscali e contributi equi
Un altro aspetto cruciale è l'intenzione di rendere strutturali misure come la diminuzione del cuneo fiscale per i lavoratori a basso e medio reddito e la riforma delle aliquote IRPEF. Giorgetti ha invitato a un contributo equo, specialmente da parte di chi ha beneficiato maggiormente della situazione economica attuale, evitando però di parlare di misure drastiche come le tasse sugli extraprofitti.
Sostegno delle banche e bilancio statale
In aggiunta, il Ministro ha rilevato che le banche italiane sono state salvate senza ricorrere a fondi pubblici grazie ai contributi obbligatori delle banche concorrenti. Le istituzioni finanziarie sono disposte a sostenere l’esecutivo offrendo anticipi di liquidità o contributi volontari, sempre nell’ottica di mantenere saldo il bilancio dello Stato.
Piano Strutturale di Bilancio
Il Piano Strutturale di Bilancio (PSB) sarà oggetto di discussione nel Consiglio dei Ministri e presenterà le sue linee guida alle Camere a partire dall'8 ottobre, una data chiave da tenere d'occhio.
Impatto sulle finanze personali
Che si tratti di misure fiscali o di spesa sanitaria, gli effetti delle scelte politiche di oggi potrebbero avere ripercussioni dirette sul tuo portafoglio domani. È il momento di rimanere aggiornati e preparati!