Demenza: Ecco i 11 segnali inaspettati che potrebbero rivelare un rischio a 60 anni!
2024-12-09
Autore: Luca
In Italia, quasi 1,5 milioni di persone hanno ricevuto una diagnosi di demenza, una malattia devastante che compromette progressivamente la memoria e le abilità cognitive. Le stime parlano di un incremento drammatico, che potrebbe portare questo numero a 2,3 milioni entro il 2050, con un aumento del 55% rispetto ai dati attuali. Economisti dell'organizzazione no-profit Rand hanno condotto uno studio approfondito su 20mila adulti oltre i 50 anni, esaminando ben 181 potenziali fattori di rischio per identificare chi potrebbe sviluppare compromissione cognitiva ed eventuale demenza entro gli 80 anni.
I risultati dello studio sono sorprendenti e rivelano che uno stile di vita poco salutare gioca un ruolo cruciale: non bere alcolici o abusarne, un basso livello di responsabilità, e l'assenza di attività fisica possono aumentare notevolmente il rischio. Infatti, studi consolidati dimostrano che un'attività fisica regolare, anche una semplice passeggiata, può contribuire significativamente a mantenere la mente lucida e in salute. Per contro, gli anziani sedentari e quelli che non coltivano hobby sono più esposti a deterioramento cognitivo.
«I fattori di rischio sono strumenti utili per i fornitori di assistenza sanitaria e le politiche pubbliche per individuare i soggetti più vulnerabili, consentendo di mettere a punto strategie efficaci per ritardare il declino cognitivo», spiega Peter Hudomiet, economista e principale autore del rapporto Rand.
Tra i principali fattori di rischio, l'obesità e una scarsa salute fisica si rivelano determinanti. Ecco i 11 segnali inaspettati che possono indicare un possibile sviluppo di demenza:
1. Cattive condizioni di salute fisica.
2. Storia di ictus.
3. Assenza di un piano assicurativo sanitario privato (particolarmente per gli Stati Uniti).
4. Storia lavorativa limitata.
5. Diabete o un BMI pari o superiore a 35.
6. Sedentarietà totale.
7. Bassi punteggi in test di forza e equilibrio.
8. Assunzione eccessiva di alcol o astinenza totale.
9. Personalità poco coscienziosa.
10. Presenza di geni predisponenti.
11. Mancanza di interesse in hobby e attività stimolanti.
Oltre a questi, ci sono fattori minori che potrebbero giocare un ruolo, come la salute dei genitori, la composizione del nucleo familiare, la storia relazionale e le origini etniche. Gli esperti raccomandano di considerare seriamente cambiamenti nel proprio stile di vita, migliorando l'alimentazione, praticando regolarmente attività fisica, e restando attivi sia fisicamente che mentalmente. Inoltre, si consiglia di frequentare controlli annuali con valutazioni cognitive per una diagnosi tempestiva della malattia di Alzheimer. Anche senza cure definitive, la consapevolezza è la chiave per affrontare questa sfida con maggiore serenità.
Insieme, possiamo combattere la demenza e preservare la nostra salute mentale per una vita più lunga e sana!