Depressione e Disturbo Bipolare: La Riflessione di Paolo Girardi sul Dolore Invisibile
2024-12-20
Autore: Marco
La depressione e il disturbo bipolare continuano a rappresentare un tema delicato e complesso, sicuramente di grande attualità. Paolo Cognetti, scrittore famoso per 'Le otto montagne' e vincitore del premio Strega, ha recentemente condiviso la sua esperienza personale con la depressione, rivelando le sfide che ha affrontato durante la sua permanenza nel reparto di psichiatria dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano. Un gesto audace che ha l'obiettivo di sensibilizzare e abbattere i tabù attorno a tali problematiche.
Cognetti racconta di vivere una spirale di depressione seguita da episodi maniacali, che lo hanno portato a comportamenti eccentrici e autolesionisti, dal mandare foto di sé nudo a spese eccessive. La sua frase "sei vivo ma è come se fossi morto" colpisce e descrive perfettamente il vuoto esistenziale che spesso accompagna queste malattie.
Questa confessione coraggiosa ha suscitato l'interesse del professor Paolo Girardi, docente di psichiatria all'Università La Sapienza di Roma, che ha approfondito i vari aspetti della depressione e del disturbo bipolare.
Girardi spiega che la depressione è un disturbo estremamente comune e la prima causa di disabilità in vari ambiti della vita. I sintomi possono includere una perdita di energia vitale, insonnia, e una significativa diminuzione della capacità di concentrazione. È interessante notare come, spesso, la depressione sia associata a un disturbo bipolare, caratterizzato da alternanze di stati depressivi e maniacali.
Nel momento in cui si parla di mania, Girardi segnala che ci si può trovare in uno stato di euforia disfunzionale, dove la persona è convinta di poter realizzare qualsiasi cosa, con il rischio di adottare comportamenti socialmente inadeguati. Ma quando la depressione si manifesta, il quadro può diventare chiaramente preoccupante.
I tipi di depressione variano e, secondo i manuali diagnostici, possono manifestarsi come episodi unici o ricorrenti, talvolta senza legami con il disturbo bipolare. La forma più grave è legata al disturbo bipolare di primo tipo, che può richiedere ricovero ospedaliero.
Un aspetto rilevante riguarda il rischio autolesionistico. Girardi avverte che durante le fasi maniacali, le persone possono sperimentare un'iperattività che le porta a mettersi in situazioni potenzialmente pericolose. Questo è aggravato dalla solitudine e dall'assenza di una rete di supporto, particolarmente per i single, che si trovano spesso privi di qualcuno che possa notare i loro comportamenti anomali.
Comprendere la depressione dall’esterno può essere difficile; spesso il termine viene abusato e confuso con semplici stati d'animo. Tuttavia, il professor Girardi sottolinea l'importanza di distinguere una depressione clinica da una tristezza passeggera. La chiave per la diagnosi è valutare quanto la condizione influisca sulla vita quotidiana.
È cruciale sensibilizzare l’opinione pubblica su queste malattie. Sebbene la depressione e il disturbo bipolare possano sembrare invisibili ai più, l’impatto che hanno sulla vita delle persone è devastante. La solitudine e l'ignoranza possono solo aggravarne gli effetti, ed è fondamentale porre rimedio a questo problema sociale. In un mondo che corre veloce, non dimentichiamoci di sostenerci a vicenda: il primo passo verso la guarigione è la comprensione.