Tecnologia

Dieci cose che non sai sui Bitcoin: intervista a Gianluigi Ballarani

2024-11-28

Autore: Sofia

Se ti sei mai sentito confuso riguardo ai Bitcoin, non sei solo. Personalmente, ho trovato illuminante un libro che dribbla gli stereotipi del genere: 'Homo Crypto', edito da Sperling & Kupfer, scritto da Gianluigi Ballarani. Questo giovane imprenditore tech, scelto dal Sole 24 Ore come una delle dieci voci più influenti in Italia sulle criptovalute, ha un curriculum notevole: ha insegnato in università prestigiose come la Bocconi e il Politecnico di Milano. Ma ciò che colpisce di più è la sua personalità carismatica, un mix tra genialità e popolarità che si riflette nel suo stile vibrante e nei suoi capelli viola.

Nonostante il suo successo, Ballarani non è il tipico imbonitore che promuove l'acquisto di Bitcoin. Anzi, la sua filosofia è ben diversa. L'ho contattato tramite video chiamata mentre si trovava nella sua casa a Trafalgar Square, Londra, per discutere alcuni temi cruciali sul futuro delle criptovalute.

Gigi, pensi che con la partnership tra Trump e Musk, le criptovalute guadagneranno sempre più terreno?

"La partnership Trump-Musk è un simbolo della nostra epoca di cambiamenti radicali. Trump ha scosso le basi della politica tradizionale, mentre Musk ha rivoluzionato l'industria. Le criptovalute nascono da questa spinta verso la decentralizzazione e l'eliminazione degli intermediari. Anche se l'influenza di Musk e Trump potrebbe accelerare l'adozione da parte delle masse, la vera forza delle criptovalute risiede nella fiducia collettiva nel sistema decentralizzato. Questo è l'essenza della rivoluzione crypto."

Nel tuo libro 'Homo Crypto', spieghi cosa siano le criptovalute, ma non incoraggi l'investimento. Puoi spiegare il tuo punto di vista?

"Non incoraggio gli investimenti, ma invito le persone a comprendere il settore. In crypto, c'è un detto: 'Non comprare Bitcoin, studia Bitcoin'. È sorprendente come spendiamo la vita a lavorare per i soldi senza capire come funzionano. Investire in Bitcoin è una scommessa sul futuro della rete libera, non solo un atto finanziario ma un manifesto personale: 'Credo in un sistema decentralizzato'. La regola principale è semplice: investi solo in ciò che capisci e ciò che sei disposto a perdere. Non è una corsa all'oro, ma parte di una rivoluzione."

Hai anche affermato che è meglio non vendere mai. Vale anche ora che i Bitcoin toccano massimi storici?

"Non vendere è una filosofia. Rappresenta il contrasto tra mani di diamante e mani di carta. Non vendo nemmeno quando il mercato crolla. Le monete fiat, come le chiamiamo, sono progettate per svalutarsi, mentre Bitcoin rappresenta una scarsità digitale pura. Non vendere significa avere fiducia che il valore futuro sarà enormously more alto. I massimi storici di oggi saranno i minimi di domani."

Hai menzionato la famosa banana di Cattelan venduta per sei milioni in Bitcoin. Cosa ne pensi?

"La banana di Cattelan è un perfetto meta-manifesto della nostra epoca. Un'opera d'arte effimera acquistata con criptovaluta, rappresenta l'intersezione tra realtà virtuale e valore artistico. Questo acquisto, che ha catturato l'attenzione globale, è una metafora della nostra era: la ricchezza virtuale compra arte superficiale, ma è il significato che diamo a queste transazioni che conta davvero."

È interessante sapere che sei un lettore onnivoro. Come mai?

"La mia curiosità mi costringe a esplorare mondi diversi. Oggi tutto è collegato: la filosofia, l'arte e la finanza. Leggere solo di blockchain è riduttivo e noioso. Le idee innovative nascono dall'interconnessione di vari campi, e questo porta a scoperte rivoluzionarie."

E per quanto riguarda il misterioso Satoshi Nakamoto? Come è possibile che sia rimasto anonimo?

"L'anonimato di Satoshi è il suo colpo di genio. Ha creato qualcosa di rivoluzionario e poi si è ritirato, proprio come Banksy nel mondo dell'arte. Questo mistero non è un errore, è una caratteristica: Bitcoin è nato grazie all'assenza di un leader. L'idea di Bitcoin è più potente delle singole persone."

E se Satoshi fossi tu?

"Ahaha, no, sicuramente non sono io! Ma l'idea di Bitcoin va oltre chi l'ha creata. Bitcoin non ha bisogno di eroi, ma di persone che credono in un futuro alternativo. Forse c'è un po' di Satoshi in ognuno di noi."

In un mondo dove il rispetto delle idee conta più delle singole figure, Ballarani rappresenta la voce di una generazione che abbraccia il cambiamento e l'innovazione nella finanza.