Nazionale

Dossier scioccanti: il finanziere Striano e le sue rivelazioni scottanti

2024-09-26

Autore: Sofia

Un nuovo capitolo si apre nell'indagine condotta dalla Procura di Perugia sul tenente Pasquale Striano, accusato di accessi abusivi a migliaia di dati riservati della Direzione nazionale antimafia. Le intercettazioni rivelano uno sfogo dell'ufficiale, avvenuto il 27 febbraio 2024, a pochi giorni dall'interrogatorio per cui ha scelto di non rispondere, evidenziando la sua frustrazione per le accuse che lo circondano.

Striano, recentemente allontanato dalla Direzione nazionale antimafia dopo l'arrivo del nuovo procuratore Giovanni Melillo, confida a un amico: "Ho ricevuto l'avviso dell'interrogatorio, ma lo rinvio, perché mi hanno accusato anche quando sono andato in bagno durante l'orario di servizio!". La sua litania continua con un'affermazione di orgoglio per il suo lavoro e per aver fatto tutto con buone intenzioni, nonostante le gravi accuse di scaricamento di oltre 200.000 file riservati e leak di informazioni riservate a giornalisti, amici e conoscenti.

Le ricerche di Striano avrebbero coinvolto circa 172 bersagli, per lo più politici di centrodestra, rendendolo un personaggio chiave in una vicenda che ha l'aria di un vero e proprio scandalo. È emerso che tra i destinatari delle informazioni vi sono anche giornalisti di vari media, che potrebbero dover affrontare un'inchiesta, assieme ai colleghi del Domani coinvolti nella diffusione delle informazioni riservate.

La mole di prove raccolte dai pm è immensa. La procura sta indagando su chi possa essere dietro i numeri “mostruosi” delle ricerche di Striano, cercando di comprendere se ci siano mandanti di tali attività illecite. Nelle ultime rivelazioni della telefonata intercettata, Striano ha condiviso piani per difendersi: "Sto creando una strategia. Smontare quello che posso e sarà tutto addebitato a me. Almeno voglio arrivare alla pensione". Quando gli viene chiesto dei colleghi, Striano sembra prendere le distanze, affermando che le responsabilità sono state addebitate tutte a lui, mentre in realtà, afferma, molti di loro sanno cosa è successo.

Uno spiraglio di rassegnazione emerge dalle parole di Striano, che sembra preparato all’idea di una possibile condanna: "Dammi quello che vuoi, che devo fare?" e aggiunge un inquietante piano di fuga: "Prenderò un aereo e andrò dall'altra parte del mondo, vivendo la mia vita lì lontano". La sua affermazione di non essere il solo a utilizzare abusivamente le banche dati fa sorgere interrogativi su quanti altri possano essere coinvolti in questo intricato gioco di potere e illegalità.

La vicenda di Striano potrebbe avere ripercussioni ancora più ampie, coinvolgendo non solo le istituzioni, ma anche l'opinione pubblica che deve ora confrontarsi con l'ombra della corruzione e dell’abuso di potere all’interno delle forze dell'ordine.