Dramma a Bari: neonato trovato privo di vita in una culla termica - il mistero dell'allerta non attivata
2025-01-02
Autore: Chiara
Un terribile dramma si è consumato questa mattina a Bari, dove un neonato è stato trovato senza vita all'interno di una culla termica situata presso la chiesa di San Giovanni Battista. Il piccolo, avvolto in una tutina dalla fantasia militare, giaceva immobile, con la testolina coperta da un cappuccio. La scoperta è stata fatta da Roberto Savarese, 56 anni, imprenditore del settore delle onoranze funebri, che ha espresso il suo profondo dispiacere: «Non riuscivo a credere ai miei occhi», ha dichiarato, evidenziando l'assurdità della situazione.
Il neonato, un maschietto nato circa un mese fa e pesante 4,2 chili, era stato lasciato nella culla termica, parte di un sistema pensato per accogliere i bambini indesiderati o abbandonati, garantendo loro calore e un allerta automatico all'arrivo. Questo meccanismo, che si attiva quando un neonato tocca il materassino della culla, sarebbe dovuto scattare per avvisare il parroco, don Antonio Ruccia, ma così non è stato.Gli esperti indagano sul misterioso silenzio dell'allerta, mentre la Procura di Bari ha aperto un'inchiesta contro ignoti per abbandono di minore, aggravato dalla morte del piccolo.
In passato, la culla termica ha salvato la vita di altri neonati, come nel caso di Luigi e Maria Grazia, recuperati in situazioni simili. Ma per il piccolo di oggi, purtroppo, non è stato così. L’assenza di segnali evidenti di violenza sul corpo ha portato a chiedersi se il neonato sia stato lasciato vivo o già deceduto. Sarà l'autopsia, prevista nelle prossime ore dal professor Biagio Solarino dell'istituto di Medicina legale, a far luce sulle cause del decesso.
Intanto, l'assenza di telecamere nei pressi della culla termica ha destato preoccupazioni. Questa scelta di non installare sistemi di sorveglianza era stata effettuata per rispettare la privacy di chi decide di compiere un gesto così complesso e difficile. «Quel piccolo non mi ha fatto paura, ma solo tanto dispiacere», ha commentato Savarese, dipingendo un quadro straziante di una vita spezzata in un contesto che invece dovrebbe rappresentare un nuovo inizio. La comunità è in lutto per questa tragica vicenda, e la speranza è che venga fatta giustizia per il bambino.