Due camion a settimana: il piano di Luca Lucci per dominare il mercato della droga a Milano
2024-11-18
Autore: Marco
Il 25 luglio 2020, alle nove di sera, Luca Lucci, noto capo della curva Sud rossonera, e il suo alleato Rosario Calabria, comunicano tramite messaggi criptati attraverso SkyEcc. Le indagini rivelano che stessero organizzando un piano per conquistare l'intero mercato della droga a Milano, sostenuti dall'uso della violenza. Secondo le stime, Lucci avrebbe già movimentato stupefacenti per un valore di 2,7 milioni di euro in soli sei mesi.
"Dobbiamo tornare a fare come prima," annuncia Calabria, mentre Lucci risponde: "Nel mio cervello c'è solo guerra". I due sognano di riprendere il controllo, non solo del mercato ma anche della loro ‘zona’, indicando aree come piazza Prealpi e Comasina. Calabro, un ex militante che ha già avviato il passaparola tra potenziali alleati, menziona un tale Hitman desideroso di unirsi a loro: "Solo così possiamo davvero comandare".
Un'indagine della Guardia di Finanza di Pavia, coordinata dai pubblici ministeri Gianluca Prisco e Francesco De Tommasi, ha rivelato dettagli inquietanti su un gruppo di narcotrafficanti attivi a Milano. Tra i 22 destinatari di misure cautelari vi è anche Lucci, indagato per spaccio di ingenti quantità di droga. Si sospetta che esista un'organizzazione criminale sotto il suo comando, attiva sia nel traffico di hashish che di cocaina.
Lucci ha i suoi uomini di fiducia, come Trimboli e Calabria, coinvolti in operazioni di traffico di droga. Le indagini hanno mostrato che Lucci si stava occupando dei rifornimenti di hashish dalla Spagna, con l’intenzione di duplicare le operazioni per la cocaina. "Dobbiamo puntare a due camion a settimana", afferma Lucci, suggerendo di espandere l’attività illecita a un ritmo allarmante.
Un altro elemento emerso è il coinvolgimento di una figura misteriosa nota come 'Amazon', che utilizzava un furgone GLS per effettuare le consegne di droga, massimizzando l'efficienza del traffico. Le indagini hanno anche rivelato collegamenti tra Lucci e vari ultras, inclusa la contabile della Curva Sud, Roberta Grassi, che avrebbe gestito le transazioni finanziarie per l'acquisto di droga.
Oltre ai 2,7 milioni di euro movimentati in sei mesi, Lucci ha forti legami con personaggi della malavita e con la curva Sud, il che rende la sua posizione ancora più pericolosa. Intercettazioni rivelano il livello di organizzazione e il forte impatto della sua rete. L'indagine ha portato anche alla luce rapporti con clan legati alla 'ndrangheta calabrese, sottolineando l'interconnessione tra il mondo del calcio e la criminalità organizzata.
Luca Lucci non è solo un capo ultras, ma una figura centrale nel traffico di droga in Lombardia. "Noi mandiamo droga anche a Roma, Napoli e oltre" afferma, evidenziando come la sua rete si estenda ben oltre Milano. Colpire ai fianchi un’organizzazione di tale proporzioni non sarà semplice, ma le forze dell'ordine sono pronte a combattere questa battaglia, con la speranza di estirpare un fenomeno che coinvolge violenza, droga e dinamiche di consenso all'interno delle curve calcistiche.