Mondo

Ecco perché l'Ucraina teme la pioggia di droni e missili di Putin!

2024-11-29

Autore: Marco

Negli ultimi due giorni, l'Ucraina ha subito un devastante attacco da parte della Russia, con 100 missili e 466 droni inviati a colpire le sue infrastrutture. Vladimir Putin non ha risparmiato parole nel commentare questo attacco, dichiarando che si tratta di una risposta diretta al lancio degli Atacms americani sulla Russia. Nonostante il clima di tensione crescente, il presidente russo ha sottolineato che l'Ucraina è un governo "completamente illegittimo" e che gli ordini che provengono da Kiev sono da considerarsi come complici di crimini.

Il raid notturno, così massiccio da lasciare oltre un milione di ucraini senza elettricità, ha colpito in particolare strutture militari e centri decisionali a Kiev. "Abbiamo messo in ginocchio le strutture militari e le imprese dell'industria della difesa", ha aggiunto Putin, vantandosi del successo dell'operazione militare. Tuttavia, le voci raccolte dal New York Times suggeriscono che gli Stati Uniti potrebbero essere intenzionati a fornire armi nucleari all'Ucraina prima dell'uscita di Biden dalla carica, notizia che ha suscitato preoccupazioni a Mosca riguardo a una potenziale "bomba sporca".

Il contesto geopolitico rimane complesso: con l'avvicinarsi di un possibile cambio di amministrazione statunitense, ci si interroga su cosa avverrà. Trump ha recentemente nominato il generale in pensione Keith Kellogg come inviato per la guerra, promettendo di risolvere il conflitto in soli 48 ore. Nel frattempo, l'Unione Europea sta intensificando il proprio supporto a Zelensky, approvando risoluzioni per fornire non solo aerei e missili a lungo raggio ma anche sistemi di difesa aerea come i Patriot. La Germania ha chiesto alla Nato di schierare i Patriot in Polonia per proteggere le linee di rifornimento di armi destinate all'Ucraina.

Zelensky, che ha recentemente approvato un bilancio 2025 con il 60% dedicato alla difesa, ha ricevuto assicurazioni anche dal premier britannico Starmer, che ha promesso almeno 3 miliardi di sterline all'anno per il supporto bellico. Questa situazione ha spinto Antonio Costa, nuovo presidente del Consiglio europeo, a dichiarare che l'intervento di Pyongyang rappresenta una fase nuova della guerra, sottolineando la necessità di un’azione coordinata tra le nazioni europee e alleate.

In un'annuncio drammatico, le autorità ucraine hanno riferito che cinque soldati ucraini si sono arresi a Zaporizhzhia ma sono stati brutalmente uccisi dai russi. La tensione aumenta e l'angoscia della popolazione cresce mentre la guerra continua a fare vittime tra i civili e le forze armate ucraine.

Ciò che spaventa di più è non sapere quali siano i prossimi passi di Putin e quali ripercussioni potrebbe avere un ulteriore inasprimento del conflitto!