In un panorama europeo sempre più incerto, l'Italia di Giorgia Meloni emerge come un punto di riferimento. La Premier italiana, per il suo approccio pragmatico e le sue relazioni, sembra avere le carte vincenti per instaurare un dialogo proficuo con la prossima amministrazione statunitense. Durante il recente vertice di Budapest, il leader ungherese Viktor Orban, noto sostenitore di Donald Trump, si è presentato come il protagonista principale, ma la sua posizione ambivalente, caratterizzata da legami con Putin e resistenze nei confronti di politiche europee, limita la sua credibilità come rappresentante dell'Europa.

Meloni ha dichiarato al Consiglio Europeo che "noi sappiamo cosa dobbiamo fare", sottolineando l'importanza di dare agli Stati membri le risorse necessarie. Ha anche espresso la convinzione che l'Europa, Italia compresa, debba puntare a una maggiore indipendenza attraverso investimenti nella difesa. "Ci sono aperture nel nuovo patto di stabilità, ma serve fare di più", ha aggiunto, rimarcando la necessità di riaprire dibattiti cruciali per la crescita europea.

Dall'altro lato, i leader di Germania e Francia si trovano in difficoltà. Olaf Scholz naviga in acque tempestose, con un consenso in calo e senza maggioranza parlamentare, mentre Emmanuel Macron affronta una crescente solitudine politica, con voci su un suo possibile addio all'Eliseo prima del previsto.

Al contrario, Giorgia Meloni gode di un ampio sostegno e ha consolidato un legame forte con la destra americana. La sua intesa con figure influenti come Elon Musk, che ha mostrato un notevole interesse per il suo governo, rappresenta un valore strategico in un contesto internazionale complesso. Meloni ha accolto Musk a Palazzo Chigi e ha in progetto di farlo diventare un interlocutore chiave nel futuro della diplomazia italiana. "Lui è un valore aggiunto del nostro tempo", ha concluso. Con Meloni in prima linea, l'Italia potrebbe, in un momento cruciale, riscrivere i rapporti di forza in Europa.