Scienza

Elena Cattaneo contro la Mototerapia: La Pseudoscienza non ha Posto nel Parlamento

2024-11-22

Autore: Matteo

La senatrice a vita e scienziata Elena Cattaneo ha alzato la voce contro l'approvazione della legge sulla mototerapia, che si è svolta il 20 novembre scorso al Senato. Secondo Cattaneo, il provvedimento promuove un'attività ludica come se fosse una terapia complementare da utilizzare nei reparti pediatrici italiani. La Freestyle Motocross Therapy, ideata dal campione Vanni Oddera, è presentata come una forma di miglioramento del benessere psico-fisico dei pazienti. Tuttavia, Cattaneo denuncia il fatto che questa legge non si fonda su solide basi scientifiche, ma su un articolo scarsamente valido pubblicato sulla rivista 'European Journal of Integrative Medicine'.

L'articolo, a suo avviso, è privo di credibilità, avendo coinvolto solo 50 bambini con malattie oncologiche e senza misurazioni oggettive. Il valore scientifico dell'articolo è minimo, con un fattore d'impatto sorprendentemente basso, e a cinque anni dalla pubblicazione non ha ricevuto alcuna citazione da parte di altri ricercatori del settore. Questi dati gettano un'ombra sulla validità della mototerapia come approccio terapeutico.

Cattaneo sottolinea l'importanza di rispettare i criteri di validazione scientifica, evidenziando che l'assenza di un gruppo di controllo è una grave lacuna nello studio, e che non sono stati condotti follow-up per monitorare gli effetti a lungo termine.

La situazione solleva interrogativi sul ruolo delle autorità politiche nella promozione di pratiche non supportate da evidenze scientifiche. Cattaneo ricorda che questa tendenza a sostituire fatti e dati con narrazioni alternative è stata già preannunciata nel romanzo distopico '1984' di George Orwell.

La scienziata conclude ribadendo l'urgenza di difendere la libertà di pensiero scientifico e l'evidenza delle ricerche. La lotta contro la pseudoscienza non è solo una questione nazionale, ma richiede l'impegno di tutti a livello internazionale, specialmente da parte di coloro che occupano cariche pubbliche di responsabilità. La salute dei più vulnerabili - i bambini - non può essere messa a rischio da pratiche infondate sotto il nome di terapia.