Elettrificazione dei porti sardi: parte il primo cantiere verso un futuro sostenibile
2025-01-01
Autore: Luca
Inizia ufficialmente l'elettrificazione di sei porti in Sardegna! I lavori sono già stati avviati al porto di Portovesme, dove verrà convertita in elettrico la banchina dedicata ai traghetti. Questo progetto è solo una parte di un'iniziativa più ampia, in cui il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha stanziato ben 700 milioni di euro per l’elettrificazione di 40 porti in tutta Italia. Un aspetto innovativo di questo progetto è il collegamento a emissioni zero con la vista mozzafiato dell'isola di San Pietro.
Grazie a un finanziamento di 51 milioni di euro provenienti dall'Unione Europea, il cantiere di Portovesme è solo l'inizio. Anche i porti di Cagliari, Olbia - Isola Bianca, Golfo Aranci, Santa Teresa e Porto Torres saranno interessati, tutti gestiti dall'Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sardegna (AdSP).
Il primo intervento riguarda l'elettrificazione della banchina traghetti, la quale ospiterà le navi che effettuano il collegamento tra Portovesme e il porto di Carloforte. Questo servizio rappresenta una connessione rapida per l'isola di San Pietro, con una navigazione di soli 40 minuti.
Dal punto di vista tecnico, il progetto includerà l'installazione di un impianto per la fornitura di corrente con una potenza massima di 400 kilowatt. Inoltre, sarà implementato un sistema multitensione, garantendo così compatibilità con i vari generatori a bordo delle navi. È importante sottolineare che dal 2030 sarà obbligatoria l'alimentazione da terra per le navi portacontainer e passeggeri, un passo necessario verso un futuro più verde.
I lavori a Portovesme beneficeranno di circa 2,15 milioni di euro, affidati a NIDEC ASI Spa e CEISIS Spa Sistemi Impiantistici Integrati, che fanno parte di un consorzio più ampio per un totale di 51 milioni e 761 mila euro. Questo intervento porterà a una considerevole riduzione delle emissioni inquinanti locali.
Il cold ironing, una pratica già diffusamente adottata dalle compagnie di crociera, è uno strumento chiave nella lotta all'inquinamento, ma la navigazione elettrica in mare rimane una sfida maggiore. Tuttavia, la breve distanza tra Portovesme e Carloforte offre un'opportunità unica per testare traghetti elettrici e collegamenti a emissioni zero.
Il progetto per la Sardegna prevede ulteriori investimenti di 40 milioni di euro per il potenziamento delle connessioni elettriche con le cabine di alta tensione del servizio elettrico nazionale, un passo fondamentale verso la sostenibilità ambientale.
Una volta terminati i lavori, l'AdSP lancerà un bando per selezionare l'operatore che si occuperà della gestione e manutenzione dell'impianto, assicurando una fornitura costante di energia elettrica alle navi.
Il rispetto delle normative europee per ridurre le emissioni inquinanti e il rumore sarà un obiettivo primario. Con l'alimentazione da terra, i motori inquinanti delle navi rimarranno spenti, permettendo una navigazione più pulita.
Massimo Deiana, presidente dell'AdSP del Mare di Sardegna, ha dichiarato: "La chiusura del 2024 segnerà l'inizio della fase operativa della rivoluzione green nei porti della Sardegna. Oggi partiamo da Portovesme con il primo dei sette cantieri che, nel 2025, interesseranno anche gli altri scali commerciali del progetto".
Tuttavia, per realizzare questa ambiziosa transizione energetica, è fondamentale investire nelle fonti di energia rinnovabili. Gli oppositori della creazione di impianti di energia pulita in Sardegna hanno raccolto oltre 200.000 firme, ma l'elettrificazione dei porti richiede necessariamente una disponibilità maggiore di energia rinnovabile. Attualmente, l'isola continua a dipendere da centrali a carbone, come quella Grazia Deledda di Portoscuso, e da parchi eolici, tra cui uno dei più grandi d'Italia della Enel Green Power. Sarà essenziale coordinare questi sforzi per un futuro energetico più sostenibile in Sardegna.