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Elezioni in Austria: l'ultradestra conquista il cuore degli elettori, Fpö al 30%! Rischio di instabilità politica?

2024-09-29

Le urne si sono chiuse in Austria, dando il via a una nuova era politica. Il partito liberale e ultranazionalista FPÖ, guidato dall'ex ministro dell'Interno Herbert Kickl, ha conquistato il 29,1% dei voti, secondo gli exit poll diffusi dalla televisione di stato ORF. Questo segna un notevole aumento rispetto alle elezioni precedenti, preannunciando una forte presenza dell'ultradestra nel prossimo Parlamento di Vienna. Staccati, il partito dei Popolari (ÖVP) del cancelliere Karl Nehammer ha ottenuto il 26,2%, mentre i socialdemocratici (SPÖ) sono fermi al 20,4%, e i Verdi all'8,6%.

La reazione di Kickl è stata entusiasta: "Grazie a ogni singolo elettore – ha dichiarato – oggi gli austriaci hanno scritto la storia. È chiaro che vogliono un cambiamento." Al contrario, il segretario dell'ÖVP, Christian Stocker, ha espresso delusione: “Ci aspettavamo di più, dovremo lavorare per riconquistare la fiducia del nostro elettorato. Non intendiamo allearci con l'FPÖ.”

Un vero e proprio terremoto politico

Se confermati, questi risultati rappresenterebbero una svolta radicale per l'Austria, un Paese che ha già sperimentato la presenza dell'estrema destra al governo in passato, tra il 1999 e il 2002 e nel 2017. Solo cinque anni fa, l'ÖVP con Sebastian Kurz primeggiava con un colpo di vite al 37,5%, affermandosi come il governo più giovane al mondo. Da allora, l'Austria ha affrontato numerosi eventi significativi: la pandemia di coronavirus, le dimissioni di Kurz, e l'arrivo al potere di Nehammer.

Kickl ha saputo ridare vigore all'FPÖ dopo la crisi seguita all'Ibizagate, posizionandosi come il candidato che rappresenta il "Volkskanzler", ovvero il cancelliere del popolo. La sua agenda si è concentrata su critiche all'immigrazione, misure contro la pandemia e sanzioni contro la Russia, contrariamente all'approccio del governo di coalizione ÖVP-Verdi.

Coalizioni difficili all'orizzonte

Con i risultati attesi, la formazione di una nuova alleanza governativa si preannuncia complicata. Nessun partito ha raggiunto la maggioranza assoluta: l'FPÖ si attesta come la prima forza politica con 57 seggi, seguita dai Popolari con 51, dai Socialdemocratici con 41, e infine dai Verdi e dai liberali di NEOS con 17 seggi ciascuno.

Le trattative per formare il nuovo governo inizieranno domani, ma il presidente Alexander Van der Bellen ha già espresso le sue perplessità sull'idea di un governo guidato da Kickl. Questa situazione incerta potrebbe portare a sviluppi inaspettati nelle prossime settimane.

Van der Bellen: "Ora serve responsabilità dai partiti".

In un’inaspettata mossa, per la prima volta dalla Seconda Repubblica austriaca, il presidente ha parlato al popolo la sera delle elezioni. "Viviamo in un Paese democratico – ha affermato – e desidero ringraziare tutti coloro che hanno preso parte al voto. È il momento di cercare soluzioni; i partiti devono dimostrare responsabilità e volontà di negoziare per il bene della nazione."

Con tante incognite sul futuro politico dell'Austria, l’Europa guarda con attenzione alla formazione del nuovo governo, mentre il Paese si prepara ad affrontare sfide interne e relazioni internazionali sempre più comples.