Nazionale

Elezioni in Romania: il sorprendente successo del candidato di estrema destra

2024-11-25

Autore: Giovanni

Dopo lo scrutinio di oltre il 90% delle schede nelle elezioni presidenziali romene tenutesi ieri, il candidato di estrema destra e filorusso, Calin Georgescu, ha sorprendentemente preso il comando. Con una percentuale che si attesta poco sopra il 22%, Georgescu supera di alcuni punti il premier socialdemocratico e filoeuropeista, Marcel Ciolacu, che si posiziona intorno al 20%. Questo risultato ha segnato una netta inversione di tendenza rispetto ai sondaggi della vigilia, che davano Ciolacu in vantaggio con un previsto 25% dei voti.

In terza posizione troviamo Elena Lasconi, giornalista e sindaca, leader del partito di centrodestra USR, che conquista circa il 17% dei consensi. Solo quarto è George Simion, altro candidato della destra estrema, che si attesta poco sotto il 15%. I sondaggi avevano previsto per Simion un'ascesa significativa, facendolo considerare un potenziale sfidante di Ciolacu per il ballottaggio previsto per l'8 dicembre.

Se il trend attuale verrà confermato, il ballottaggio vedrà affrontarsi Ciolacu e Georgescu, che si distingue per le sue posizioni controverse, incluse opinioni antisemite e l'opposizione a ulteriori aiuti militari all'Ucraina. Questo nuovo scenario porta a una domanda cruciale: il radicale spostamento dell'elettorato a favore dell'estrema destra e dei candidati conservatori potrebbe creare un nuovo alleanza politica in vista delle imminenti elezioni parlamentari, programmate per il primo dicembre. La possibilità di alleanze strategiche tra i candidati di destra potrebbe cambiare radicalmente il panorama politico romeno.

In un contesto di crescente polarizzazione, le elezioni rappresentano non solo una prova di forza per i partiti tradizionali, ma potrebbero anche segnare un cambiamento decisivo nella traiettoria dell'Europa dell'Est. I cittadini romeni si trovano ora di fronte a una scelta cruciale che potrebbe influenzare non solo il futuro del loro paese, ma anche le dinamiche geopolitiche dell'intera regione.