Nazionale

Elezioni Regionali in Emilia-Romagna e Umbria: Meloni punta alla vittoria, Schlein cerca di ricompattare il centrosinistra

2024-11-17

Autore: Marco

Oggi e domani si vota fino alle 15. In campo le sfide tra Ugolini-De Pascale e Tesei-Proietti.

Il risultato di queste elezioni rappresenterebbe per il centrodestra un coronamento di un anno elettorale eccezionalmente positivo. I seggi saranno aperti oggi dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15. L'Umbria e l'Emilia-Romagna si preparano ad affrontare una competizione dove la valutazione territoriale è fondamentale. Tuttavia, il contesto nazionale gioca un ruolo significativo: il centrodestra, forte della sua coalizione, punta a consolidare il proprio potere anche in Emilia-Romagna, storicamente roccaforte rossa, mentre cerca di mantenere il controllo anche sull'Umbria, un tempo un bastione di sinistra, strappato cinque anni fa dalla Lega con Donatella Tesei.

Dall'altra parte, il centrosinistra fatica a trovare un'unità interna, complicato dalla presenza di Matteo Renzi che ha presentato candidati per liste civiche in entrambe le regioni. Recentemente, Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni si sono riuniti con la candidata civica Stefania Proietti, sindaco di Assisi e Presidente della Provincia di Perugia, in un tentativo di rafforzare le file del centrosinistra. Al contrario, il centrodestra ha mostrato una coesione significativa, testimoniata anche dalla presenza di Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e patron di un'università, che potrebbe fornire un ulteriore impulso alla coalizione.

In Emilia-Romagna, il Pd schiera Michele De Pascale, sindaco di Ravenna, mentre il centrodestra punta su Elena Ugolini, ex sottosegretario e attuale rettrice del Liceo Malpighi di Bologna. Entrambe le regioni hanno visto le loro campagne elettorali influenzate da questioni nazionali. In Umbria, la sinistra ha criticato l'abolizione dell'abuso d'ufficio, sostenendo che questa norma avrebbe potuto 'salvare' Tesei da indagini passate. In Emilia-Romagna, le recenti alluvioni ripropongono interrogativi sulla gestione del territorio e sulla responsabilità dell'amministrazione di centrosinistra di Bonaccini, già sotto accusa per altre problematiche analoghe.

I leader in gioco si trovano a dover affrontare importanti sfide: Meloni dovrà analizzare i risultati per Fratelli d'Italia e le vittorie/persone. Nel contempo, occorrerà osservare se Forza Italia continuerà a superare la Lega all'interno del centrodestra. A sinistra, mentre Schlein cerca conferme per il suo progetto unitario, Giuseppe Conte deve affrontare le conseguenze di un possibile insuccesso dopo il disastro in Liguria: un altro fallimento alle porte di una 'costituente' potrebbe compromettere ulteriormente il suo futuro politico.

Entrambe le fazioni stanno quindi lottando non solo per il controllo delle regioni, ma anche per la loro stessa identità politica, in un contesto che sembra sempre più polarizzato.