Finanze

Elon Musk: L'Odio dei Salotti e la Crescita della Violenza Contro Tesla

2025-04-01

Autore: Maria

L'incendio delle auto Tesla ci riporta a un conflitto ideologico che affonda le radici nel secolo scorso. Stiamo parlando di una vera e propria 'falsa coscienza', come avrebbero definito Karl Marx e Friedrich Engels. Oggi, questa mentalità si esprime in un odio profondo verso figure come Elon Musk, visto dai più come un traditore e un orco. Musk è diventato il bersaglio principale per molti che si oppongono alla sua visione dell'innovazione e della sostenibilità, soprattutto dopo che ha iniziato a schierarsi pubblicamente con Donald Trump.

Il clima di stranamento ha portato a una mobilitazione globale contro Tesla, con l'hashtag #TeslaTakedown che ha preso piede sui social media. Ci sono stati report entusiastici che descrivono le manifestazioni anti-Musk, da New York a Berlino, e in almeno altri otto paesi, incluso il Canada e l'Australia. Si stima che questa campagna contro Tesla potrebbe mettere a rischio ben 130.000 posti di lavoro a livello globale, ma i boicottatori sembrano ignorare l'impatto reale su persone comuni, preferendo demonizzare un uomo e la sua visione.

Gli atti di vandalismo non tardano ad arrivare: veicoli Tesla incendiati a Los Angeles e svastiche incise su auto a New York sono solo alcune delle notizie recenti, mentre alcuni commentatori politici hanno definito questi eventi come 'terrorismo domestico'. Nonostante ciò, la risposta prevalente sembra essere l'ipocrisia; coloro che si professano paladini dei diritti e della giustizia si trovano a giustificare atti di violenza contro la proprietà di un imprenditore innovativo.

Le fiamme che bruciano le auto Tesla spargono anche il potenziale di un'ideologia tossica, come dimostra l'incendio di ben 17 vetture a Frascati e 12 stazioni di ricarica in Francia. La domanda sorge spontanea: è giusto etichettare una figura visionaria come Musk come nazista o gangster, semplicemente perché esprime idee controcorrente? La reazione della sinistra si rivela così beffarda, dato che la stessa ideologia dovrebbe promuovere valori di empatia e progresso. Forse, è tempo di riflettere che dietro la furia anti-Musk si cela un'emozione ben più profonda: la paura di un cambiamento radicale che sfida lo status quo.

Molti osservatori avvertono che l'Europa, in particolare, sta vivendo un momento di regressione verso un'era in cui il dibattito intellettuale è sostituito dall'odio e dalla violenza. Le manifestazioni contro Tesla, e le violenze che ne derivano, rappresentano non solo un attacco individuale, ma un attacco alla stessa innovazione e alla libertà di pensiero. In un'epoca dove il progresso dovrebbe essere abbracciato, ci troviamo a fronteggiare un'inquietante ondata di conflitto ideologico.