Salute

Emergenza Enpam: Se i Medici di Base Diventano Statali, Rischiano il Collasso!

2025-01-15

Autore: Matteo

Il Fatto

Dieci anni fa, l'Enpam, la cassa previdenziale dei medici italiani, annunciava un investimento imponente nel settore agroalimentare, accennando a una rivoluzione culinaria per il futuro della salute. Con una quota di 14 milioni di euro dal Fondo PAI, è entrata nel progetto Fico, un'avventura ambiziosa che però ha preso una piega disastrosa. Nonostante le promesse, il parco ha aperto i battenti nel 2017 e ha subito mostrato segni di crisi, culminando nella sua chiusura prevista per febbraio 2024. Ma i medici di base non possono permettersi di ignorare l'evoluzione del loro ruolo.

La Proposta di Riforma

Di recente, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha proposto che i medici di base, similmente ai colleghi ospedalieri, diventino dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale. Questa riforma mirerebbe a garantire un orario lavorativo di 38 ore settimanali, con il potenziale di alleviare la pressione sui Pronto Soccorso e migliorare l'assistenza ambulatoriale. Tuttavia, la proposta ha suscitato dibattiti accesi, con i medici più giovani generalmente favorevoli e i veterani più scettici, preoccupati per la perdita della loro indipendenza.

Le Conseguenze Economiche

Questo cambiamento potrebbe ridurre drasticamente il reddito delle casse previdenziali, dato che la maggior parte dei medici di famiglia oltrepassa i 40 anni di anzianità e contribuisce attivamente al sistema previdenziale privato.

Preoccupazioni dell'Enpam

Il presidente dell'Enpam, Alberto Oliveti, ha espresso preoccupazione per il potenziale collasso dell'ente previdenziale se i medici di base diventassero dipendenti statali. Ciò si tradurrebbe in una perdita significativa di proventi dai contributi versati. Inoltre, la necessità di attingere ai fondi dell'ente per pagare le pensioni attuali e future rappresenterebbe un disastro finanziario.

Il Rischio di Privatizzazione

In un contesto dove il settore medico è già sotto pressione, il rischio di un'ulteriore privatizzazione della sanità di base potrebbe aggravare la situazione, lasciando i giovani medici a gestire maggiori responsabilità senza gli adeguati supporti.

Conclusione

Ma chi alla fine paga il prezzo di questa trasformazione? Potrebbe essere il cittadino, costretto a navigare tra servizi sempre più centralizzati e burocratizzati.