Salute

Emergenza Tumori Rari: Altri Quattro Vigili del Fuoco Colpiti da Glioblastoma

2025-04-04

Autore: Sofia

"Dopo i recenti casi allarmanti registrati ad Arezzo, la situazione si fa critica anche nel comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Matera, dove sono stati segnalati quattro casi di glioblastoma di IV grado, un tumore cerebrale altamente aggressivo e raro. Tra questi, tre vigili del fuoco sono deceduti tra il 2013 e il 2017, mentre uno è ancora in vita." Sono queste le parole di Marco Piergallini, segretario generale del sindacato Conapo, che ha lanciato un allarme rivolto direttamente al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, al sottosegretario Giampiero Prisco e ai dirigenti del Dipartimento dei Vigili del Fuoco.

"Non possiamo più parlare di coincidenze. Se dopo Arezzo emergono nuovi casi in altre province, è chiaro che siamo di fronte a un potenziale rischio sanitario nazionale per i Vigili del Fuoco", ha dichiarato Piergallini, stipulando una richiesta urgente di indagine.

Il sindacato Conapo ha sollecitato le autorità competenti a "espandere immediatamente lo studio epidemiologico per includere anche i casi di Matera, per garantire un'analisi scientifica sulle possibili correlazioni tra l'esposizione professionale dei vigili del fuoco e l'insorgenza di queste gravi patologie tumorali."

Andrea Trombetta, segretario provinciale del Conapo di Matera, ha espresso grande preoccupazione per la situazione: "Abbiamo già perso tre colleghi, e uno sta combattendo. Non possiamo restare in silenzio mentre i numeri aumentano. È necessaria verità, prevenzione e tutela per tutti i Vigili del Fuoco, e per questo chiediamo a Roma di includere Matera negli studi avviati".

Il sindacato avverte anche che le sostanze PFAS, presenti in schiume e materiali ignifughi utilizzati dai vigili del fuoco, potrebbero rappresentare un rischio significativo per la salute. "Ogni possibile caso deve essere indagato con attenzione. La salute dei Vigili del Fuoco non può e non deve essere messa in secondo piano" ha concluso Piergallini, ribadendo la disponibilità a collaborare con le istituzioni per una risposta immediata.

Questo è un momento cruciale per la protezione dei nostri eroi, e l'urgenza di un'azione concreta da parte del governo è più che mai evidente. Possono questi uomini e donne, sempre in prima linea per la sicurezza pubblica, continuare a lavorare senza il giusto supporto sanitario?