Scienza

Espansione dell'universo, energia oscura e intelligenza artificiale: che cosa bolle in pentola?

2024-12-26

Autore: Matteo

L'universo continua ad espandersi e i recenti studi indicano che questa espansione sta addirittura accelerando. Questa scoperta risale a quasi un secolo fa, grazie al lavoro pionieristico di Edwin Hubble, che ha aperto la strada alla comprensione del Big Bang. Tuttavia, solo dalla fine degli anni '90 ci si è resi conto che non solo l'universo si espande, ma che lo fa a un ritmo crescente.

Da cosa deriva questa accelerazione? Questo fenomeno è attribuito a quella che conosciamo come energia oscura, una forza misteriosa che costituisce oltre il 70% dell'universo e di cui non conosciamo ancora la natura. Recentemente, un gruppo di scienziati neozelandesi ha pubblicato uno studio che propone una spiegazione innovativa: la gravità in sé potrebbe essere la chiave. Per esplorare questa teoria, ho contattato l’illustre astrofisica Patrizia Caraveo, nota per le sue straordinarie scoperte, tra cui quella della stella di neutroni Geminga.

Patrizia è anche parte di una famiglia brillante, e sua figlia Giulia Bignami è un'ottima chimica e scrittrice. Ho chiesto il suo parere su questo nuovo studio proveniente dall'Università di Canterbury, che ritiene di aver risolto un enigma astronomico di lunga data. Secondo i ricercatori, l'universo non si espande uniformemente, ma a "zone". Utilizzando le supernove come candele standard, hanno cercato di misurare le distanze delle galassie in modo differente da quanto fatto in precedenza.

Questa nuova interpretazione supporta il modello cosmico del "timescape", che suggerisce che l'espansione dell'universo sia più complessa di quanto si pensasse e non necessiti dell'energia oscura. I dati mostrano, secondo questo modello, che il tempo e lo spazio non sono costanti, ma che la relatività generale di Einstein potrebbe dover essere riconsiderata alla luce di queste nuove scoperte.

Tuttavia, non tutti i fisici sono d'accordo, e sarà interessante vedere come questa teoria verrà ulteriormente testata dai dati provenienti dal telescopio orbitale europeo EUCLID, che fornirà nuove informazioni sull'espansione dell'universo nei prossimi anni.

Un altro argomento caldo è quello della materia oscura. Esistono teorie, come la MOND (Dynamic Newtoniana Modificata), che suggeriscono che la gravità stessa possa comportarsi in modi diversi all'interno di galassie enormi per spiegare l'effetto della materia oscura. Queste idee rimangono, ad oggi, non confermate sperimentalmente, e il dibattito è aperto.

In parallelo, si stanno effettuando sforzi considerevoli per rilevare particelle di materia oscura, ma finora non si sono ottenuti successi definitivi. La scienza avanza a piccoli passi e con sforzi continui, come dimostrato dalla scoperta delle onde gravitazionali dopo decenni di ricerca.

Infine, la questione di come unire la gravità alla fisica quantistica rimane uno dei misteri più profondi della scienza. La ricerca di una "teoria del tutto" continua a sfidare i fisici di tutto il mondo, e ci si chiede se una nuova intuizione brillante potrà emergere dalla mente di un singolo scienziato o se sarà il prodotto di uno sforzo collettivo. Una domanda interessante è se l'intelligenza artificiale potrà contribuire a questa ricerca; la risposta a questa domanda, però, rimane avvolta nel mistero. In ogni caso, non possiamo permetterci di fermarci nella nostra ricerca.