Euro Digitale: Chiara Scotti di Bankitalia Rivela i Benefici per Tutti e la Differenza con le Criptovalute
2024-11-20
Autore: Giovanni
L'euro digitale, un'iniziativa promossa dalla Banca d'Italia, promette di portare benefici tangibili a tutti gli attori dell'economia, dal cittadino comune ai commercianti e alle istituzioni. Chiara Scotti, vice direttrice generale di Bankitalia, ha sottolineato l'importanza di una forte sinergia tra i vari settori durante un evento all'Università di Firenze, affermando: «Solo attraverso una vera collaborazione tra pubblico e privato potremo sviluppare un euro digitale che sia semplice, inclusivo e rispettoso della privacy».
Scotti ha chiarito che l'euro digitale non deve essere confuso con le criptovalute. Mentre l'euro digitale sarà una moneta ufficiale, le criptovalute rappresentano investimenti ad alto rischio. Infatti, le Central Bank Digital Currency (CBDC) come l'euro digitale non dovrebbero essere paragonate al bitcoin o ad altre criptovalute, considerato che queste ultime possono essere altamente volatili e non sono progettate per servire come moneta.
L'idea di un euro digitale è il culmine di un processo iniziato nell'ottobre 2020 con il primo rapporto sulla questione da parte della Banca Centrale Europea. In questa fase preparatoria, la Banca d'Italia sta definendo importanti caratteristiche che includeranno la privacy e il funzionamento offline dell'euro digitale. È previsto anche uno schema normativo comune che guiderà gli intermediari nel fornire servizi associati a questa nuova forma di moneta.
Scotti ha evidenziato il ruolo cruciale dei legislatori europei nel garantire che il quadro regolamentare bilanci le esigenze di tutti gli attori coinvolti. È essenziale che la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo proseguano rapidamente con il loro lavoro, per adattarsi alle attuali sfide nel mercato dei pagamenti sia a livello europeo che mondiale.
In questo contesto, la Banca d'Italia sta svolgendo un ruolo attivo, collaborando con il Ministero dell'Economia e delle Finanze e partecipando allo sviluppo della piattaforma per l'euro digitale. Fino al 29 novembre, sono aperte le candidature per partecipare a progetti innovativi legati all'euro digitale, offrendo opportunità a commercianti, aziende fintech, istituti di ricerca e università.
L'euro digitale ha il potenziale per generare un impatto positivo sia a livello micro che macroeconomico. Può semplificare la vita quotidiana, migliorare l'integrazione del mercato dei pagamenti europei e fornire un'opzione di pagamento che offre maggiore potere contrattuale ai commercianti. In un contesto geopolitico in evoluzione, l'euro digitale potrebbe anche contribuire a garantire una maggiore autonomia strategica per l'Europa nella sfera monetaria globale.
Insomma, l'introduzione dell'euro digitale rappresenta un passo cruciale per il futuro dell'economia europea, aprendo la strada a una maggiore innovazione e a opportunità per tutti.