Tecnologia

Evoluzione delle prestazioni energetiche: le classi F e G scendono sotto il 50%! Ecco cosa c'è da sapere!

2024-10-11

Autore: Maria

Negli ultimi anni, le prestazioni energetiche degli edifici sono diventate un tema caldo, soprattutto con l'obiettivo di ridurre l'impatto ambientale. Alarmante è il dato che mostra come le classi energetiche F e G siano scese sotto il 50%, ponendo interrogativi sulla reale efficacia delle attuali normative.

Una delle problematiche più evidenti è l'eccessivo peso assegnato alle schede di valutazione energetica (APE), dove spesso si osserva che alcune tecnologie, come i sistemi di riscaldamento a biomassa, ricevono premi ingiustificati nonostante le loro emissioni di CO2. Altre soluzioni, come il teleriscaldamento, sebbene utili, possono mascherare l'inefficienza degli edifici stessi. È fondamentale rendersi conto che con mura inadeguate, anche il miglior sistema di riscaldamento perde gran parte della sua efficacia.

In questo contesto, ci si interroga su come ristrutturare un immobile al fine di aggiornare la propria classe energetica. Per esempio, ci sono case che, abbandonando il tradizionale riscaldamento a gas in favore di soluzioni completamente elettriche, come pompe di calore e impianti fotovoltaici, si interrogano sull'adeguamento della classe APE. È consigliato procedere con la riqualificazione energetica e richiedere una nuova certificazione, specie date le scadenze che stabiliscono che entro il 2034 tutte le case devono avere una classe energetica compresa tra la D e la E.

Ma la domanda sorge spontanea: cosa succede a chi non può permettersi questi costi? Molti proprietari temono che l’assenza di fondi possa portare a situazioni spiacevoli, come il sequestro dell'immobile. Tuttavia, per coloro che abitano in zone tutelate da UNESCO, la situazione è diversa dal momento che può prevalere un’esenzione dalle normative di riqualificazione.

Infine, è importante considerare gli impatti ambientali derivati dalle ristrutturazioni e dall’efficienza energetica: non possiamo ignorare le conseguenze dello smaltimento dei rifiuti e le risorse necessarie per queste operazioni. Un approccio sostenibile deve contemplare non solo il miglioramento energetico ma anche il ciclo di vita completo delle tecnologie impiegate.