Il virologo Fabrizio Pregliasco è stato ricoverato nel Pronto Soccorso dell'ospedale San Raffaele dopo una caduta improvvisa. Intervistato durante la trasmissione "Un giorno da Pecora" su Rai Radio1, ha spiegato la situazione avvenuta lunedì mattina: «Mi sono sentito male e sono caduto. Sono qui da questa mattina».

Pulito, diretto e con un tono rassicurante, Pregliasco ha chiarito ai conduttori Giorgio Lauro e Geppi Cucciari di non preoccuparsi: «Ho risposto volentieri alla vostra chiamata, sono qui e ne parliamo».

Parlando dell’attuale situazione del Covid-19, l'esperto ha fatto un importante avviso: «Il virus è ancora presente e chi ha soggetti fragili in famiglia deve prestare particolare attenzione. È fondamentale indossare la mascherina e sottoporsi al Covid test prima dei pranzi e delle cene natalizie».

Inoltre, il noto virologo ha accennato alla situazione influenzale prevista per la stagione 2024-2025. Secondo Pregliasco, l’influenza attesa potrebbe raggiungere il picco a gennaio, e ha messo in guardia riguardo alla nuova variante A/H3N2, la cosiddetta variante australiana, che non si è ancora manifestata in modo significativo in Italia. Ha precisato che l'A/H1N1, noto al sistema immunitario della maggior parte degli italiani, sta prevalendo, accompagnato da alcuni virus B, meno incisivi.

Pregliasco ha anche analizzato i dati attuali: nell'ultima settimana monitorata, l'incidenza delle sindromi simil-influenzali era di 8,6 casi ogni mille assistiti, ben sotto rispetto agli 11,5 casi per mille del 2023. Ha aggiunto che le feste di Natale e Capodanno potrebbero influenzare drasticamente l'andamento delle infezioni, a causa del maggiore contatto sociale e della mobilità durante queste festività.

Infine, ha avvertito che i dati registrati durante il periodo natalizio potrebbero essere sottostimati, poiché diminuisce il numero dei medici che riportano le informazioni durante le vacanze. "Possiamo aspettarci un aumento dei casi nei prossimi giorni, con particolare attenzione per la riapertura delle scuole. Prevediamo un picco a gennaio", ha concluso con un sorriso il virologo, portando l'attenzione sulla necessità di vigilanza in un periodo così critico per la salute pubblica.