
Farmaci più costosi: Nuovi ticket dal 2 maggio in Emilia-Romagna! Scopri chi potrà evitare di pagare
2025-03-25
Autore: Alessandra
A partire dal 2 maggio, i residenti in Emilia-Romagna dovranno affrontare una nuova misura di compartecipazione alla spesa farmaceutica, che prevede un ticket di 2,20 euro per ogni confezione di medicinale, con un massimo di 4 euro per ricetta. Questo significa che, ad esempio, se un paziente ha due farmaci prescritti, pagherà solo 4 euro invece di 4,40 euro. Questa misura avrà un impatto su una significativa parte della popolazione, con circa 1 su 3 cittadini che sarà esente dal pagamento.
Le farmacie sono pronte per l'introduzione del nuovo sistema, come confermato da Giulio Mignani, presidente dell'Ordine dei farmacisti di Rimini. La situazione ricorda i tempi in cui era stata abolita la compartecipazione, creando un certo disagio tra i cittadini. Anche se i dettagli operativi devono ancora essere definiti, i farmacisti sono pronti a gestire le nuove richieste.
Un farmaco generico potrà costare al paziente un ulteriore costo di 2,20 euro, ma il rimborso della Regione sarà inferiore, lasciando il cittadino a coprire la differenza.
Questa riforma è stata necessaria per gestire l'aumento costante della spesa farmaceutica, anche in vista di un incremento atteso nel 2025 a causa dell'introduzione di farmaci innovativi e costosi, nonché dell'invecchiamento della popolazione. Il presidente Michele de Pascale e l'assessore alla Salute, Massimo Fabi, hanno chiarito che l'obiettivo è garantire la sostenibilità del servizio sanitario regionale, nonostante le sfide economiche.
Chi sarà esente dal pagamento? Circa 1 milione e 650 mila cittadini, includendo 373 mila per patologie croniche, 766 mila per disagio economico, e 200 mila tra malati oncologici e affetti da malattie rare. Importante novità: le prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico rimarranno gratuite solo fino ai 14 anni.
Tutti i cittadini con patologie croniche o invalidanti, tra cui malati oncologici e persone con malattie rare, non dovranno affrontare il ticket per i farmaci prescritti dal medico. Anche invalidi di guerra, ciechi, sordomuti e vittime di eventi traumatici possono contare su esenzioni specifiche.
La sostanza di queste modifiche? Garantire che i servizi e le cure siano mantenuti di qualità in un contesto economico sempre più difficile, tutelando le fasce più vulnerabili della popolazione. Questa riforma verrà monitorata attentamente nel tempo per valutarne l'efficacia e gli impatti sui cittadini.