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Femminicidio a Gravina di Puglia: arrestato un 65enne dopo l'orribile delitto della moglie

2024-10-07

Autore: Chiara

Tragedia a Gravina di Puglia

Dove un uomo di 65 anni, Giuseppe Lacarpia, è stato arrestato per l'omicidio premeditato della moglie, Maria Arcangela Turturo, di 60 anni. La donna, ricoverata in ospedale dopo essere stata accoltellata, è riuscita a raccontare alla figlia e alla polizia i terribili dettagli dell'aggressione avvenuta nella notte tra il 5 e il 6 ottobre.

Dettagli dell'aggressione

Secondo le testimonianze, l'uomo ha dato fuoco alla macchina su cui si trovava la moglie. Quando Maria è riuscita a uscire dall'auto avvolta dalle fiamme, Lacarpia l'ha raggiunta e l'ha immobilizzata a terra, infliggendole gravi lesioni. Le ultime parole della vittima, prima di morire, sono state agghiaccianti: 'Mi voleva uccidere, mi ha messo le mani alla gola'.

Testimonianze e ricostruzione

Un dramma consumato sotto gli occhi di diversi testimoni, tra cui una giovane che ha ripreso con il cellulare la brutale aggressione, scambiandola inizialmente per un incidente stradale. La polizia ha ricostruito che l'aggressione ha causato fratture fatali allo sterno e alle costole, portando alla morte della donna.

Chi era Giuseppe Lacarpia?

Ha un passato turbolento, con precedenti penali e una storia di violenza domestica. Già quasi quindici anni fa, aveva tentato di uccidere il figlio durante una lite. Secondo le dichiarazioni della figlia, la madre aveva già subito altre tre aggressioni che l'avevano costretta a cercare rifugio presso le figlie.

Tensioni familiari

Le tensioni familiari erano amplificate dai debiti accumulati dall'attività di allevamento di mucche e produzione casearia di Lacarpia. Diverse volte Maria era stata costretta ad allontanarsi dalla casa coniugale per cercare sicurezza in famiglia.

Segnali di disagio mentale

In un agghiacciante racconto, una delle figlie ha affermato che il padre, già in evidente difficoltà mentale, aveva mostrato segni di depressione dopo la morte dei suoi genitori e, qualche anno fa, era stato ricoverato in psichiatria per tentativi di suicidio. Ciononostante, era tornato a vivere normalmente, e l’idea di un'incursione al party di famiglia si era trasformata in un tragico epilogo.

Premeditazione dell'omicidio

L'indagine ha rivelato che l'omicidio era premeditato. Le dichiarazioni della figlia indicano che Lacarpia avesse già manifestato l'intenzione di guidare alla festa, un comportamento che aveva insospettito la famiglia. Nonostante i tentativi della figlia di fermarlo, il marito sembrava deciso a partire con la moglie, suggestivamente promettendo una serata speciale. Invece, lui ha orchestrato un orrendo misfatto.

Riflessioni finali

Questo triste episodio evidenzia non solo il crescente problema della violenza di genere in Italia, ma anche la necessità di interventi più efficaci e tempestivi da parte delle autorità per proteggere le potenziali vittime. Riflessioni su questo caso richiedono una discussione approfondita su come la società possa agire per prevenire tali atti brutali in futuro.