Festa della Liberazione: Panificio al centro di un controverso controllo della polizia
2025-04-25
Autore: Maria
Il panificio che celebra la libertà
Un evento inaspettato ha scosso un panificio ad Ascoli, dove la titolare ha deciso di affiggere uno striscione in occasione del 25 aprile, la Festa della Liberazione. "Per noi è una celebrazione fondamentale", afferma con passione. Ma nulla poteva prepararla all'arrivo della polizia.
Controlli inaspettati
Intorno alle 8.30 del mattino, mentre l'aria si riempiva di profumi di pane fresco, una volante della polizia si è fermata davanti al negozio. Due agenti sono scesi, chiedendo alla panificatrice se fosse stata lei a mettere lo striscione. Da vera custode della tradizione, ha risposto di sì, difendendo la propria scelta con fermezza.
La questione dei documenti
Nonostante le spiegazioni della panificatrice, gli agenti hanno ritenuto opportuno contattare i loro superiori per discutere il contenuto dello striscione. Dopo una lunga attesa, hanno chiesto i documenti alla titolare, mantenendo un atteggiamento fermo ma non aggressivo. La panificatrice si è vista costretta a fornire le proprie informazioni, chiedendosi quale fosse realmente il crimine per cui veniva interrogata.
Il secondo intervento della polizia locale
Le cose non si sono fermate qui. Poche ore dopo, un'altra squadra di agenti, questa volta della polizia locale, ha fatto visita al panificio. "Volevano sapere se ci assumessimo la responsabilità per l'affissione dello striscione antifascista", racconta la titolare, visibilmente sorpresa dalla situazione. Anche in questo caso, si è sentita ripetere che non c'era alcun reato, ma gli accertamenti continuavano.
Un video che fa discutere
La panificatrice ha deciso di registrare la conversazione sul suo smartphone, condividendo il video sui social. Questo gesto ha acceso una polemica crescente riguardo alla libertà di espressione e al diritto di commemorare eventi storici. La reazione del pubblico è stata variegata, con molti sostenitori che hanno affermato l'importanza di queste manifestazioni.
Un'eredità che continua
"Io sono nipote di partigiani", sottolinea la titolare, emozionata. "È fondamentale ricordare il nostro passato e onorare chi ha combattuto per la libertà". La polemica sollevata dal controllo della polizia ha portato a una riflessione più ampia sulla libertà di espressione e sul significato della memoria storica nella nostra società.