FIAT, il flop più grande della storia: l'auto che ha quasi portato Elkann e gli Agnelli alla bancarotta
2024-11-20
Autore: Sofia
La FIAT, storica casa automobilistica torinese, ha deciso di mantenere la propria tradizione senza prendersi rischi eccessivi. Tuttavia, nel suo lungo percorso, ha lanciato numerosi modelli che non hanno riscontrato il successo desiderato.
Senza le innovazioni ibride e full electric, il catalogo della FIAT sembra quasi quello di quattro o cinque decenni fa, con modelli iconici come la Topolino, la 500, la 600 e la Panda. L'accordo tra FCA e PSA, che ha dato origine al Gruppo Stellantis, ha anche portato a un cambiamento significativo nella proprietà. Nonostante il trasferimento verso la Francia, la FIAT continua a essere un marchio di fondamentale importanza. Nel corso dei suoi oltre cento anni di storia, ha realizzato vetture che hanno permesso agli italiani di tornare a guidare dopo i drammatici anni del dopoguerra.
Un periodo cruciale per la FIAT è stato quando tentò di competere con i giganti dell'automobile europea. L’incredibile successo della Volkswagen Golf spinse i designer piemontesi a creare un modello in grado di competere nel segmento C. Ma quando la Stilo fu presentata nel 2001, le reazioni furono tutt’altro che entusiaste. La vettura, considerata esteticamente poco attraente, non conquistò il pubblico.
La Stilo venne proposta in due varianti di carrozzeria nettamente diverse, con la tre porte più sportiva e slanciata e la cinque porte, che appariva quasi come una monovolume di medie dimensioni. Inizialmente, i motori disponibili erano tre a benzina (un 1.600 cm³ 16 valvole da 103 cavalli, un 1.800 cm³ da 133 cavalli, e un 2.400 cm³ Abarth da 170 cavalli) e uno diesel (il 1.910 cm³ JTD da 115 cavalli), con successivi lanci di nuove motorizzazioni nel 2002, tra cui un 1.200 cm³ da 80 cavalli.
Il catastrofico fallimento della FIAT
Il risultato? Con la Stilo, la FIAT perse oltre 2 miliardi di euro. Il problema principale era la tecnologia: per competere con la rivale tedesca, la Stilo introdusse diverse novità come il cruise control radar, i sensori di parcheggio, un sistema di navigazione all’avanguardia, tetto panoramico e un cruscotto con schermo digitale. Tuttavia, nonostante questi tentativi, il pubblico rimase deluso.
Questo episodio è diventato emblematico delle difficoltà che la FIAT ha affrontato negli anni 2000. Con il mercato dell’auto in continua evoluzione e l’emergere di concorrenti agguerriti, la casa torinese ha dovuto ripensare le sue strategie. Oggi, mentre si prepara a lanciare nuovi modelli elettrici e a rispondere alle sfide della mobilità sostenibile, resta da vedere se la FIAT riuscirà finalmente a risollevarsi da questi flop storici.