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Fiorella Mannoia: "Voglio stare dalla parte del torto". Il nuovo disco "Disobbedire" e l'impegno sociale.

2024-11-25

Autore: Giovanni

"Parto dal presupposto che l’umanità si è evoluta grazie ai disobbedienti", esordisce Fiorella Mannoia, presentando il suo nuovo disco "Disobbedire", che celebra i suoi 70 anni di carriera con nove brani ricchi di significato sociale e vari duetti con artisti come Piero Pelù, Michele Bravi, Francesca Michielin e Federica Abbate. L'album, in uscita venerdì, riflette il suo profondo impegno verso temi di giustizia e libertà.

Mannoia prosegue: "L’unico dovere di obbedienza è quello verso la nostra coscienza. Se qualche pensiero comune non ci sembra giusto, disobbedire diventa quasi un dovere". Questa filosofia è il cuore del brano "Dalla parte del torto", dove l'artista sottolinea la crescente censura e paura del dissenso: "Con la paura del dissenso stiamo diventando codardi e ci stiamo auto-censurando. Se questo è l’andazzo, orgogliosamente voglio stare dalla parte del torto".

Uno dei temi cruciali affrontati da Mannoia riguarda i conflitti attuali. Dopo aver organizzato il concerto benefico "Per la pace - Live contro le guerre" a ottobre, ha preso posizione contro il premier israeliano Netanyahu e la situazione a Gaza, affermando: "Lì si sta facendo un massacro. I civili stanno pagando un prezzo troppo alto per una cosa che non hanno commesso. Qualcosa bisogna fare e quindi io lo appoggio". Mannoia riconosce i rischi di esprimere opinioni antitetiche, ma non si tira indietro: "Parlare sapendo che verrai tacciata di antisemitismo è un’altra forma di disobbedienza".

Anche nella sua vita privata, Mannoia si considera una disobbediente, essendo sposata con un uomo 26 anni più giovane, il produttore Carlo Di Francesco. "Tante volte ho disobbedito al comune pensare. Non mi sono mai curata di quel che dicevano gli altri", afferma. Suo marito ha portato freschezza nella sua musica, proponendo idee come l'uso dell'autotune.

Mannoia non nasconde il suo interesse per i giovani artisti, sebbene ammetta di avere le sue preferenze: "Ci sono canzoni che non hanno senso per me, ma faccio parte di un’altra generazione". Riguardo all’impatto degli artisti nella politica, commenta: "Forse negli anni 60 o 70 sì, ma da tanto tempo non smuoviamo più niente. La gente ha problemi molto più gravi, quelli della quotidianità". Per quanto riguarda il suo impegno, è focalizzato nei suoi concerti e dischi, piuttosto che nel sostenere politici, affermando: "Non mi piace più nessuno".

Un altro fronte importante per Mannoia è la lotta contro la violenza di genere. Con la fondazione Una Nessuna Centomila, prevede un grande concerto nel sud Italia nel 2025, sottolineando le sfide cui i centri anti-violenza sono sottoposti: "La politica non lo fa, né prima né adesso. Possiamo discutere sul patriarcato, ma nel frattempo ogni due giorni ammazzano una donna. Dobbiamo affrontare l’emergenza".

Mannoia dimostra così ancora una volta di essere un'artista impegnata e di spicco, pronta a usare la sua voce per affrontare questioni cruciali e sostenere coloro che non hanno voce. Il nuovo disco non è solo un regalo per i suoi fan, ma anche un potente manifesto di disobbedienza sociale e responsabilità. Non perdere l'occasione di ascoltarlo e di unirti alla sua causa!"