Francesco Favaretto ucciso a 22 anni: la tragica difesa della fidanzata e il mistero del debito non saldato
2024-12-25
Autore: Alessandra
TREVISO - La tragedia di Francesco Favaretto
«Si è messo in mezzo per difendere la sua ragazza ed è stato ucciso», ha dichiarato Monica, la madre di Francesco Favaretto, il 22enne tragicamente assassinato il 12 dicembre in via Castelmenardo da una babygang composta da dieci giovani. Questo gruppo, sei dei quali minorenni, ha agito con una violenza inimmaginabile. Dopo oltre dieci giorni di agonia in ospedale, Francesco è morto, e la madre non ha mai smesso di pregare affinché potesse riprendersi, senza mai esprimere rancore verso gli aggressori. I medici hanno giudicato le sue ferite al torace e al collo come «potenzialmente letali» fin dall'inizio, e nonostante i tentativi di salvarlo, il giovane non ha mai potuto riabbracciare la sua famiglia.
Il mistero del debito non saldato
Le indagini della polizia sono attualmente focalizzate sul motivo scatenante di questa brutale aggressione. Secondo fonti investigative, il presunto movente sarebbe legato a un panetto di hashish che Francesco portava con sé, il quale avrebbe attirato l'attenzione della gang. Tuttavia, la madre di Francesco ha sollevato un ulteriore interrogativo: un debito non saldato con qualcuno in città, legato a ciò che lei definisce il «mostro» della droga. Questo debito, per quanto si sa finora, non era stato contratto da Francesco, ma era diventato un peso che si era assunto per amore della sua fidanzata. Le autorità stanno cercando di confermare queste informazioni e stanno esaminando il cellulare di Francesco, ritrovato nel Sile, nella speranza di scoprire ulteriori particolari.
Chi era Francesco Favaretto?
Oltre a essere un giovane che aveva intrapreso un percorso di lavoro in cucina e che amava la musica e i tatuaggi, era anche descritto dai suoi amici e familiari come una persona buona in un mondo spesso malvagio. La sua morte ha scosso la comunità locale, generando una crescente preoccupazione per la sicurezza dei giovani e l’aumento della violenza tra bande. Ci si chiede: cosa ci riserverà il futuro per i giovani come Francesco in una società in cui il rispetto e la compassione sembrano svanire?