Mondo

Francia, nasce il governo Bayrou: i socialisti lo definiscono 'ostaggio di Le Pen'

2024-12-23

Autore: Marco

Il nuovo governo di François Bayrou si compone di due ex primi ministri di spicco: Manuel Valls, esponente socialista, e Élisabeth Borne, rappresentante del partito di Macron. Valls, che ha servito come ministro dell'Interno prima e come primo ministro dal 2014 al 2016, si occuperà della gestione delle questioni legate all'Oltremare. Borne, riconfermata nel suo ruolo, è stata prima ministra tra il 2022 e gennaio 2024.

Il governo conta in totale 34 ministri, equamente divisi tra uomini e donne. Eric Lombard, amministratore delegato di Cassa Depositi, sarà il nuovo ministro dell'Economia, mentre Gérald Darmanin, ex ministro dell'Interno, assume il ruolo di ministro della Giustizia.

Tra le conferme più significative troviamo Jean-Noël Barrot, che continuerà a guidare il Ministero degli Esteri, e Bruno Retailleau, figura di spicco dell'ala destra dei Républicains, che manterrà il suo incarico come ministro dell'Interno. Rachida Dati si occuperà della Cultura.

Altre nomine rilevanti includono Catherine Vautrin al Lavoro, François Rebsamen alle Collettività locali e all’Ambiente, Sébastien Lecornu alla Difesa, e Aurore Bergé all'uguaglianza e alla lotta contro la discriminazione. Inoltre, Yannick Neuder sarà responsabile della Salute e dell'accesso alle cure, mentre Amélie de Montchalin si occuperà dei Conti pubblici.

In un messaggio di orgoglio, il primo ministro Bayrou ha dichiarato: "Sono molto orgoglioso della squadra presentata. Questo è un collettivo esperto, pronto a riconciliare e rinnovare la fiducia con tutti i francesi".

La reazione dei socialisti non si è fatta attendere: Olivier Faure ha definito l'esecutivo una "provocazione", lamentando l'influenza dell'estrema destra nel nuovo governo. Anche Jordan Bardella, leader del Rassemblement National, ha bocciato la squadra, definendola "ridicola", promettendo che il suo partito, in vista delle elezioni del 2025, sarà pronto a difendere i diritti dei cittadini francesi.

Questo cambio di governo è stato interpretato come un potenziale sintomo di instabilità politica in un Paese dove le tensioni tra le diverse fazioni stanno aumentando. Il dibattito su come affrontare questioni cruciali come l'immigrazione, la sicurezza e le politiche sociali si intensificherà nei prossimi mesi. Sarà interessante vedere come il governo Bayrou riuscirà a navigare queste sfide e se potrà davvero guadagnare la fiducia dei francesi.