Francis Ford Coppola ha lanciato un allarme su ciò che sta accadendo negli Stati Uniti, definendo la democrazia americana "a grandissimo rischio". In un incontro stampa tenutosi a Cinecittà, dove ha ricevuto la chiave onoraria degli storici Studios romani e assistito allo svelamento di una via a lui dedicata, Viale Francis Ford Coppola, il regista ha espresso la sua preoccupazione per la situazione politica attuale. "Ci vorrebbe un genio come Pico Della Mirandola per risolvere tutto", ha dichiarato Coppola, evidenziando la complessità della situazione.

Coppola ha anche scherzato sulla sua percezione come figura di spicco nel mondo del cinema, dicendo: "Non credo di essere un pezzo grosso, non amo essere chiamato 'maestro', consideratemi solo zio Ciccio. Ciò che conta è il cinema in generale, non la mia carriera particolare." Questa umiltà mostrata dal regista contrasta con l’inquietudine che ha espresso riguardo la politica.

Nel pomeriggio, sempre a Cinecittà, si è svolta la pre-apertura della Festa di Roma e di Alice nella Città, dove Coppola ha tenuto un discorso sul palco prima della proiezione del suo film 'Megalopolis'. L'evento ha attirato l'attenzione dei media, con la proiezione trasmessa in streaming nella Sala Petrassi dell'Auditorium Parco della Musica, permettendo a un pubblico più vasto di partecipare virtualmente.

Inoltre, Coppola ha sottolineato l'importanza della comunità cinematografica nel promuovere un messaggio di unità e speranza in tempi difficili. Con la sua presenza, ha ribadito il potere del cinema non solo come forma di intrattenimento, ma come mezzo per affrontare e riflettere sulla crisi della democrazia contemporanea. Questa candida esposizione di preoccupazioni e speranze da parte di uno dei più grandi registi della storia del cinema è un clima che potrebbe ben riflettere la necessità di una riflessione più profonda sui valori democratici che stanno alla base della società americana.