G20: Meloni firma l'accordo contro la fame e respinge il cibo sintetico
2024-11-18
Autore: Sofia
G20: Meloni firma l'accordo contro la fame e respinge il cibo sintetico
È stata siglata una storica Alleanza globale contro la fame durante il G20 di Rio de Janeiro, un'iniziativa essenziale per "sradicare questa piaga che disonora l'umanità". Sostenuta dalla presidenza brasiliana, l'accordo ha già ricevuto l'adesione di 82 Paesi, inclusa l'Italia, e ha visto la partecipazione di 26 organizzazioni internazionali, 9 istituzioni finanziarie e 31 fondazioni filantropiche e ONG. Tra i Paesi firmatari figurano grandi nazioni come Stati Uniti, Cina, Francia, Germania, India e Australia.
Nel suo intervento, il premier Giorgia Meloni ha evidenziato la sicurezza alimentare come una delle principali sfide affrontate dall'Italia durante la presidenza italiana del G7. "Abbiamo messo in campo misure concrete per combattere la povertà alimentare, come l'Apulia Food Systems Initiative, che mira a sostenere l'agricoltura in Africa e a rendere i sistemi alimentari più sostenibili e resilienti", ha dichiarato Meloni. Ha sottolineato l'importanza della cooperazione tra G7 e G20, affermando che le sfide globali richiedono un approccio collaborativo e innovativo.
Meloni ha anche avvertito contro la produzione di cibo sintetico in laboratorio, sostenendo che questo approccio potrebbe creare profonde disuguaglianze: "Un mondo in cui i ricchi mangiano cibo naturale e i poveri cibo sintetico non è la soluzione. Dobbiamo usare la ricerca per rendere l'agricoltura più resilienti, non per sostituirla".
Un focus particolare è stato posto sull' Africa, dove si stima che oltre il 60% delle terre arabili siano ancora incolte. La Meloni ha introdotto il Piano Mattei per l'Africa, volto a sviluppare progetti agricoli e idrici, sottolineando che tali iniziative non solo possono sfamare la popolazione locale, ma contribuire anche alla sicurezza alimentare globale. Il premier ha inoltre condiviso che sono stati creati strumenti finanziari con la Banca Africana di Sviluppo per mobilitare ulteriori risorse per questi progetti vitali.
In apertura del G20, il presidente brasiliano Lula da Silva aveva delineato la gravità delle disparità socio-economiche accentuate dalla pandemia, con 733 milioni di persone previste per il 2024 che continueranno a soffrire di malnutrizione. "È inaccettabile che in un mondo che produce 6 miliardi di tonnellate di cibo all'anno, ci siano ancora persone che muoiono di fame", ha dichiarato Lula.
Ogni Paese che desidera aderire all'Alleanza deve firmare un documento che specifica il proprio impegno e modalità di partecipazione, come la condivisione di politiche pubbliche riuscite per combattere la fame. Nel frattempo, l'Argentina ha inizialmente esitato a unirsi all'accordo, ma ha poi cambiato strategia seguendo il discorso di apertura di Lula, portando così il numero totale di Paesi firmatari a 82.
La questione della fame e della disuguaglianza continua a suscitare ampie discussioni sia a livello globale che locale. Nonostante le buone intenzioni, resta da vedere se queste promesse si tradurranno in azioni concrete nei prossimi mesi e anni.