Gaza e il "genocidio": le parole del Papa, la risposta di Israele
2024-11-18
Autore: Matteo
Medio Oriente. Gaza e il "genocidio": le parole del Papa, la risposta di Israele. Nel suo libro "La speranza non delude mai", Papa Francesco ha affrontato la questione del conflitto a Gaza, sottolineando i seri rischi che porta l'uso del termine "genocidio" in questo contesto. Israele, ferito dal massacro del 7 ottobre, ha replicato con veemenza, sostenendo che il vero genocidio sia stato quello subito dagli israeliani in quell'attacco.
Il Papa ha detto: "A detta di alcuni esperti, ciò che sta accadendo a Gaza ha caratteristiche di un genocidio". La sua affermazione si inserisce in un dibattito Violento e complesso, con accuse reciproche tra palestinesi e israeliani. Questa situazione è stata messa in evidenza da vari esperti internazionali e dalla Corte internazionale di giustizia, dove il Sudafrica ha avviato una causa in merito.
La questione ha riacquistato ulteriore attenzione a seguito delle dichiarazioni delle autorità israeliane, che hanno indicato la fine degli obiettivi militari, e del sospetto che il governo Netanyahu stia attuando un piano strategico per forzare gli sfollamenti fra i civili. La settimana scorsa, il comitato speciale delle Nazioni Unite ha affermato che le azioni di Israele presentano caratteristiche di genocidio.
Tuttavia, Papa Francesco ha evitato di prendere una posizione netta, suggerendo un'indagine approfondita per chiarire la verità giuridica. In risposta, l'Ambasciata israeliana presso la Santa Sede ha rifiutato l’accusa di genocidio, affermando che si tratta di autodifesa contro le minacce esistenziali.
Il Papa ha dimostrato un'incondizionata empatia verso le vittime di entrambi i lati del conflitto. I suoi gesti di condanna dell'antisemitismo e incontri con i familiari degli ostaggi di Hamas a Gaza testimoniano il suo impegno per la pace e la riconciliazione. Recentemente, Francesco ha ribadito la sua preghiera per i rapiti, richiamando continuamente i valori di pietà e compassione.
Il contesto del conflitto a Gaza è reso ancora più drammatico dalla situazione umanitaria, aggravata dal blocco degli aiuti e dalle pressioni per nuovi insediamenti. La complessità del conflitto mediorientale, storicamente contorto e intricato, continua a far emergere scontri tra visioni e narrazioni contrastanti.
Il messaggio del Papa si pone quindi come un appello a comprendere, nel rispetto delle diverse fedi, le sofferenze del popolo ebreo e di quello palestinese, invitando a rifuggire dalla violenza che ha caratterizzato questa guerra, e sottolineando l'urgenza di una soluzione pacifica per poter finalmente ripristinare la dignità della vita umana in entrambe le comunità.