Gaza, MSF avverte: «Senza carburante, neonati e pazienti a rischio di vita»
2025-01-09
Autore: Francesco
Gli ospedali Nasser, Al Aqsa ed European a Gaza si trovano in una situazione critica, sull'orlo della chiusura a causa della grave mancanza di carburante. Medici Senza Frontiere (MSF) lancia un allarme: la vita di centinaia di pazienti, in particolare neonati, è in pericolo poiché questi sono dipendenti dall'elettricità per la loro sopravvivenza. Le équipe di MSF stanno correndo contro il tempo per cercare di portare carburante agli ospedali Nasser e Al Aqsa, ma si tratta di una soluzione temporanea che potrebbe durare solo 36-48 ore.
A partire da mercoledì 8 gennaio, l'ospedale Nasser, supportato da MSF, ha riportato interruzioni di elettricità in alcuni reparti, con pazienti che rischiano di rimanere senza le cure salvavita di cui hanno bisogno. Nel reparto di terapia intensiva neonatale, i medici stanno attualmente curando 3 bambini e 4 neonati che necessitano di ventilazione meccanica, oltre a 15 neonati in incubatrice, tutti vulnerabili senza l'ausilio costante della corrente elettrica fornita da generatori alimentati a carburante.
La situazione è davvero catastrofica, con conseguenze che potrebbero rivelarsi tragiche e gravi, dato che appare improbabile un miglioramento imminente. MSF richiede a tutte le parti coinvolte di facilitare l'ingresso e la consegna sicura del carburante a Gaza per garantire il funzionamento delle strutture mediche.
L'attuale smantellamento del sistema sanitario a Gaza, frutto del blocco imposto da Israele, sta mettendo a repentaglio la vita di migliaia di persone. "Senza carburante, questi neonati rischiano di morire. I bambini nelle incubatrici necessitano di un'alimentazione elettrica continua per i ventilatori che li tengono in vita. Qualsiasi tentativo di trasferimento in altri ospedali rappresenterebbe un rischio diretto per la loro vita", afferma Pascale Coissard, coordinatrice di MSF per l'emergenza Gaza.
In un contesto già di per sé disastroso, è inaccettabile compromettere la vita di questi piccoli, e MSF sottolinea come le conseguenze del blocco di Israele e il furto di forniture indispensabili per la salute pubblica rendano la situazione ancora più insostenibile. Le autorità internazionali devono agire immediatamente per impedire ulteriori perdite di vite innocenti, garantendo un accesso incondizionato all'assistenza umanitaria essenziale.