Le indagini sulla morte di Margherita Colombo, 73 anni, stanno prendendo una piega inquietante. La donna, che non risiedeva più nella storica casa di via Castello a Cassina Valsassina, è stata rinvenuta senza vita nel suo appartamento. Accanto a lei, il figlio 48enne Corrado Paroli, che è stato trasportato d'urgenza all'ospedale Manzoni di Lecco in stato d'incoscienza e in codice rosso. Il dramma è iniziato quando la nuora di Margherita ha letto un messaggio allarmante del marito, e ha quindi allertato i carabinieri di Introbio, che sono stati i primi a intervenire sul luogo della tragedia.

L'ipotesi del suicidio?

Il sostituto procuratore di turno della Procura di Lecco ha già avviato un'indagine, inserendo il caso tra i misteri del giallo locale. L'autopsia sul corpo di Margherita è prevista per il 21 novembre e servirà a chiarire le cause del decesso. Nel frattempo, Corrado resta ricoverato in ospedale, dove i medici stanno cercando di capire la natura del suo malore. Alcune voci indicano che potrebbe esserci stato un conflitto emotivo o psicologico tra madre e figlio, ma nessuna prova concreta è emersa per supportare queste teorie.

Il mistero si infittisce: l'abitazione sotto sequestro

I carabinieri hanno posto sotto sequestro l'abitazione, eseguendo rilievi per raccogliere prove che possano delineare la dinamica dei fatti accaduti. Al momento, è poco chiaro se Corrado avesse tentato di togliersi la vita o se la madre sia morta per cause naturali. La situazione è avvolta nel massimo riserbo da parte delle autorità. Un sentore di inquietudine aleggia intorno al caso, con la comunità di Cassina Valsassina in attesa di novità.

Un contesto familiare complicato

Come confermato dal sindaco Michele Polvara, Margherita non era residente a Cassina Valsassina, ma viveva in uno degli appartamenti della storica abitazione di famiglia. Né Corrado né la moglie risiedono formalmente nel comune valsassinese. Questo ha sollevato interrogativi rispetto alla loro situazione e al possibile contesto familiare che potrebbe aver contribuito a questo tragico epilogo. Resta pertanto da investigare se ci siano stati altri fattori, come problemi di salute mentale, che possano aver influito sulla vita di questa famiglia.