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Gideon Sa'ar si Unisce alla Coalizione di Netanyahu: Messaggi Contraddittori o Un Nuovo Corso per Israele?

2024-09-29

In un'affermazione sorprendente che ha scosso il panorama politico israeliano, Gideon Sa'ar, leader del partito di opposizione Nuova Speranza, ha accettato di unirsi alla coalizione di governo del primo ministro Benjamin Netanyahu come ministro senza portafoglio. Questa mossa non solo rafforza la compagine governativa, ma getta anche nuova luce sulle dinamiche interne del governo.

Nei mesi precedenti, Sa'ar era stato accostato come il potenziale successore dell'attuale ministro della Difesa, Yoav Gallant, a causa delle tensioni tra Gallant e Netanyahu riguardo alla legge sull'esenzione militare per gli ultraortodossi. Fonti politiche indicano che Netanyahu ha ponderato seriamente la rimozione di Gallant, il quale aveva recentemente espresso contrarietà all'attuale linea politica del governo. Sebbene Sa'ar abbia rifiutato la carica di ministro della Difesa, speculazioni continuano a circolare riguardo ad un possibile avvicendamento in questo importante ministero.

Sa'ar, un politico di lunga data che ha servito in diverse amministrazioni, ha una carriera complessa. In passato membro del Likud di Netanyahu, ha lasciato la coalizione a marzo in segno di protesta. Recentemente, tuttavia, ha elogiato l’operato del governo, affermando che: «Negli ultimi giorni, il governo ha mostrato un’incredibile determinazione e l’esercito israeliano si è comportato in modo esemplare». Queste parole hanno suscitato forti critiche dalla sua base elettorale, confondendo molti riguardo alla sua posizione attuale.

In un contesto già teso, le famiglie degli israeliani presi in ostaggio da Hamas nella Striscia di Gaza hanno espresso la loro preoccupazione sulla nomina di Sa'ar, affermando che rappresenta un'ammissione da parte di Netanyahu della sua volontà di abbandonare tali negoziati. Sa'ar stesso, in passato, ha paragonato un accordo per un cessate il fuoco a una capitolazione, generando un acceso dibattito su cosa significhi realmente per Israele cercare la pace in un contesto così complesso.

Con la nuova alleanza, ci si chiede se questa possa portare a significativi cambiamenti nella politica israeliana o se rappresenti semplicemente una manovra strategica di Netanyahu per mantenere il potere nel tumultuoso scenario politico attuale. I prossimi sviluppi potrebbero riscrivere la storia recente di Israele e ridisegnare la sua posizione nel panorama politico mediorientale.