Gimbo è dottore in Scienze dello Sport: parteciperà a Los Angeles 2028? «So cosa significherebbe per me a livello emotivo»
2024-11-27
Autore: Giovanni
URBINO - La laurea di Gimbo
Questa mattina, il 27 novembre, Gianmarco Tamberi, conosciuto come Gimbo, ha conseguito la laurea honoris causa in Scienze dello Sport presso l'Università di Urbino. La cerimonia, tenutasi nell'aula magna di Palazzo Battiferri, ha evidenziato la straordinaria carriera del campione di salto in alto, che non solo ha trionfato alle Olimpiadi di Tokyo 2020, ma ha anche ottenuto successi ai Mondiali di Budapest 2023 e verrà ricordato come campione europeo nel 2024.
Possibile ritorno alle Olimpiadi
Durante la sua lectio magistralis dal titolo “La forza delle scelte”, Gimbo ha lasciato aperta la porta a un possibile ritorno alle Olimpiadi: «Ho riflettuto sulle probabilità di vincere a Los Angeles 2028 e so bene cosa significherebbe per me, non solo in termini di carriera, ma anche a livello emotivo, tentare di raggiungere questo obiettivo dopo tutto quello che ho affrontato». La passione e la determinazione di Tamberi hanno conquistato il pubblico presente, che ha riempito l'aula alla cerimonia, costringendo persino a cambiare location per accogliere più persone possibile.
La scelta tra cestista e saltatore
Gimbo, che ha scelto di stabilirsi nella provincia di Urbino anche per convolare a nozze con Chiara Bontempi in una cornice incantevole, ha condiviso la sua storia personale, sottolineando le scelte cruciali fatte durante la sua carriera. Ha ricordato il momento difficile del 2009, quando ha dovuto decidere tra continuare come cestista, sport amato sin da bambino, o dedicarsi al salto in alto. La scelta razionale, unita al sogno di diventare un grande atleta, lo ha portato sulla pedana delle competizioni internazionali.
Difficoltà e resilienza
Ma le difficoltà non sono mancate; Tamberi ha parlato del grave infortunio che lo ha costretto a rinunciare alle Olimpiadi di Rio, un momento che lo ha segnato profondamente. «I dottori mi dissero che era probabile che avrei potuto riprendere a correre, ma non a saltare. In quel momento ho preso la decisione di combattere per tornare e ho fissato l'obiettivo di vincere a Tokyo». La sua resilienza e la volontà di superare i limiti si sono rivelate decisive nella sua storia.
Cambiamento e crescita personale
Gimbo ha anche affrontato il tema della crescita personale, raccontando il cambiamento di allenatore dopo anni di lavoro con suo padre. «Ho dovuto uscire dalla mia comfort zone e mettermi in gioco con qualcuno di nuovo, per dimostrare a me stesso che potevo ottenere risultati con un approccio diverso».
Coraggio e audacia nella vita
Infine, ha parlato della sua decisione di gareggiare a Parigi in circostanze particolari, sottolineando l'importanza del coraggio nell'affrontare le difficoltà: «La vita richiede audacia. Se si teme il fallimento, non si possono raggiungere grandi obiettivi. La mia storia è una lezione: non abbiate paura di sbagliare, ma giocate sempre le vostre chance».