Nazionale

Gino Cecchettin risponde al ministro Valditara: "La violenza è violenza, chi ha ucciso mia figlia è italiano"

2024-11-19

Autore: Chiara

Gino Cecchettin ha risposto alle recenti affermazioni del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, riguardo all'aumento delle violenze sessuali in relazione all'immigrazione. "Chi ha portato via mia figlia è italiano. La violenza è violenza, indipendentemente da dove essa arrivi", ha dichiarato con fermezza Cecchettin durante la presentazione della Fondazione dedicata a sua figlia Giulia, uccisa a 22 anni dall'ex fidanzato Filippo Turetta l'11 novembre 2022.

Il ministro Valditara, nel suo intervento, aveva sostenuto che le violenze siano "legato anche a forme di marginalità" derivanti da immigrazione illegale, un'interpretazione che non è piaciuta a Gino Cecchettin. "Non ne farei un tema di colore, ma di azione. È fondamentale affrontare il problema direttamente", ha aggiunto.

Cecchettin ha inoltre criticato le parole del ministro riguardo al patriarcato: "Negare un fenomeno non significa che questo non esista. Le violenze e i soprusi di cui parla sono esattamente ciò che vengono definiti patriarcato nei manuali. È un problema sociale, non ideologico, e abbandonare la paura di usare questa parola è il primo passo per affrontarlo".

Il padre di Giulia ha espresso la sua preoccupazione riguardo la difficoltà di interpretare correttamente lo spirito della Fondazione, specialmente con l'attuale governo. "Il nostro impegno è educativo, volto a promuovere l’amore e non l’odio. Sono fiducioso che non ci saranno problemi nel realizzare i progetti di formazione e educazione all’affettività che stiamo preparando", ha concluso.

Questa storia ci invita a rimanere vigili e uniti nella lotta contro la violenza e a essere parte attiva in un cambiamento sociale che trascende ogni colore o provenienza. La Fondazione Giulia Cecchettin rappresenta una luce di speranza per le future generazioni, promuovendo una cultura di rispetto e amore.