Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che la prossima manovra finanziaria del governo richiederà sacrifici significativi da parte di tutti i cittadini e delle imprese. Durante un evento organizzato da Bloomberg, il ministro ha sottolineato che i profitti e i ricavi saranno soggetti a tassazione, implicando che tanto gli individui quanto le piccole, medie e grandi aziende dovranno contribuire al rilancio dell'economia.

Le conseguenze delle dichiarazioni di Giorgetti si sono riflettute immediatamente sui mercati: la Borsa di Milano ha subito una flessione dell'1,5% sul Ftse Mib. Tra i titoli più colpiti, quello della banca Mps è sceso del 2,8%, mentre Saipem ha registrato una caduta ancor più marcata del 5,2% e Stellantis ha perso il 4,2%.

Tuttavia, mentre le voci si diffondono, il sottosegretario al Ministero dell'Economia Federico Freni ha cercato di rassicurare gli italiani, dichiarando che non ci saranno aumenti delle tasse. “Le nuove tasse non fanno parte del DNA di questo governo”, ha affermato Freni, “ed è fondamentale non alimentare allarmismi infondati.”

In un contesto di incertezze economiche e tensioni sui mercati, molti esperti avvertono che i sacrifici richiesti potrebbero intensificare il malcontento tra i cittadini. La preparazione della manovra, infatti, dovrà considerare non solo il fabbisogno dello Stato, ma anche il benessere delle famiglie già in difficoltà. Mentre il governo si prepara a vendere ulteriori quote di Mps entro la fine dell’anno, tutti gli occhi sono puntati sull'andamento dell'economia italiana e sulle reazioni dei mercati. Coinvolge anche una riflessione sulla sostenibilità delle misure proposte e sulle loro possibili conseguenze a lungo termine.