Nazionale

Giorgia Meloni attacca la sinistra dopo le dichiarazioni di Musk sulla sovranità nazionale

2024-11-19

Autore: Giulia

Durante il G20 in Brasile, Giorgia Meloni non ha perso tempo per commentare le recenti polemiche, in particolare quelle riguardanti Elon Musk e i giudici italiani. "Bene le parole del presidente Sergio Mattarella, sono contenta quando si difende la sovranità", ha dichiarato Meloni, accentuando la sua ferma posizione.

La premier ha colto l'occasione per lanciare una stoccata alla sinistra italiana: "Musk ha costretto la sinistra a difendere la sovranità dell'Italia. Questo è sicuramente più difficile che andare su Marte", ha affermato ironicamente. Questo tipo di affermazioni ha acceso il dibattito politico, con molti che si chiedono se davvero la sinistra possa spostare il focus dalle questioni di giustizia e immigrazione a tematiche di sovranità nazionale.

Sul fronte internazionale, Meloni si è concentrata anche su questioni più critiche, come la recente escalation della guerra in Ucraina. Ha sostenuto che l'approvazione da parte degli Stati Uniti dell'uso di missili a lungo raggio da parte dell'Ucraina è una risposta necessaria all'aggressività della Russia, sottolineando che la situazione attuale richiede una risposta unitaria e forte da parte della comunità internazionale.

Inoltre, Meloni ha commentato la nuova dottrina nucleare di Putin, evidenziando che Mosca sembra non voler realmente dialogare per la pace. "L'Italia continuerà a supportare Kiev finché sarà necessario", ha concluso, ribadendo l'impegno italiano nella crisi.

Infine, la questione della fame nel mondo è emersa durante il suo discorso. Meloni ha avvertito che la 'transizione green' non deve venire a scapito della stabilità industriale e della lotta contro la povertà. Ha affermato che le crisi in corso impattano severamente le nazioni più vulnerabili, un'affermazione che risuona particolarmente forte in un contesto di crescente precarietà alimentare, specialmente in paesi come l'Ucraina, dove il grano è stato usato come un'arma di guerra.